Mauro Morandi, sfrattato il custode dell'isola di Budelli. "Io da qui non mi muovo"

Mai il trasloco forzato è stato così vicino, ma il 79enne di Modena non si arrende. "La mia vita è qui, anche se mi sono innamorato su Facebook"

Mauro Morandi, il 'custode' dell'isola di Budelli (ANSA)

Mauro Morandi, il 'custode' dell'isola di Budelli (ANSA)

Isola di Budelli (Sassari) - Mai, in 29 anni, lo sfratto è stato così vicino. Mauro Morandi, 79 anni, originario di  Modena, il custode eremita dell’isola di Budelli, un gioiello in sabbia rosa e mare cristallino nell’arcipelago della Maddalena, presto dovrà andarsene. O almeno così la pensano all’ente Parco della Maddalena: nell’ultima seduta il Consiglio direttivo ha deciso di scrivere all’abitante solitario dell’isola, per chiedergli di lasciarla definitivamente. L’immobile occupato da Morandi è passato dal 2014, assieme agli altri terreni di Budelli, nelle proprietà del Parco, che ora ha deciso di demolire le volumetrie ritenute illegittime dal Comune di La Maddalena e restaurare il vecchio fabbricato per destinarlo ad attività di valorizzazione del sito. 

Morandi, ha saputo? Vogliono sfrattarla. «Io non ho ancora ricevuto alcuna lettera. So che l’intenzione è quella di mandarmi via, ma non mi arrendo. Ci avevano già provato un’altra volta, mi ha salvato una raccolta di firme, ben 18mila, che ha rimandato tutto. Ho ancora qualche carta da giocare».

Ha già parlato con qualcuno? «Avevo raggiunto un accordo con il commissario straordinario dell’ente parco, che adesso purtroppo non c’è più. Era disponibile a trovare una solzione insieme a me. Ho anche incaricato un avvocato di seguire la questione. Insomma, non me ne voglio andare. E credo che qui ci sia bisogno di me».

BUDELLI_12131249_111211
BUDELLI_12131249_111211

In che senso? «Ci sono sempre tanti turisti che vengono qui sfidando le proibizioni: raccolgono la sabbia, fanno il bagno... tutte cose vietate. E io quando li trovo li mando via, anche di notte se necessario. Sì, l’ente parco ha fatto installare delle telecamere. Ma non sono sufficienti».

Non ha mai pensato di tornare a Modena, sua città di origine? «Dopo 29 anni in un’isola deserta? E a fare che? A passare le giornate al bar a giocare a carte o in bocciofila? No, non fa per me».

Mauro Morandi, il 'custode' dell'isola di Budelli (ANSA)
Mauro Morandi, il 'custode' dell'isola di Budelli (ANSA)

Come è arrivato a Budelli? «Era il 1989, navigavo con degli amici su un catamarano per raggiungere la Polinesia. Ci siamo fermati qui a Budelli per un guasto. Mi sono innamorato del posto. Il custode stava per andare in pensione, l’ho sostituito. I miei amici sono ripartiti, io sono rimasto».

Quanto è difficile vivere da solo su un’isola deserta? «In realtà la vera solitudine la vivo d’inverno. D’estate quasi ogni giorni incontro dei turisti che vogliono incontrarmi e comunicare con me».

Cosa vogliono sapere? «Fino a tre o quattro anni fa raccontavo dell’isola, della sabbia rosa, degli animali che la abitano. Ora ho cambiato temi. Parlo di natura, di ambiente che deve essere preservato».

E d’inverno? «La giornata è corta, quando tramonta il sole rientro in casa e leggo molto. Di giorno mi procuro da mangiare, raccolgo legna, tengo puliti i sentieri, do da mangiare alle galline e ai gatti».

Mauro Morandi nella sua isola
Mauro Morandi nella sua isola

Cosa spinge un uomo ad abbandonare tutto e tutti? «La società che ti sta stretta. Ma spesso alla base ci sono grandi traumi, negativi o positivi. Un grave lutto per esempio, che mette in discussione tutta la tua vita. O una grande emozione, come l’amore».

Giusto, in questo campo come se le cava? «Io? In questo momento sono innamorato».

Da quando? «Da tre anni. Ci siamo conosciuti su Facebook... Sì, uso i social, ma non nel senso che intendete voi. Posto le foto della mia isola, per fare vedere al mondo quanto è bella. E’ la bellezza della natura che salverà il mondo. E un giorno una donna mi ha cercato. Lei ama più gli animali degli uomini, è come me». 

E adesso? «Adesso ho un solo desiderio. Lasciatemi qui».