Medicina e tecnologia "Trapianti di fegato verso un nuovo record con l’uso del robot"

Dopo il traguardo dei 123 interventi nel 2022, ritmo in crescita anche nel 2023 con 52 operazioni già eseguite dall’Aou di Modena. Con i nuovi strumenti ripresa più veloce e assenza di cicatrici.

Medicina e tecnologia  "Trapianti di fegato  verso un nuovo record  con l’uso del robot"
Medicina e tecnologia "Trapianti di fegato verso un nuovo record con l’uso del robot"

Innovazione tecnologica, terapie avanzate e protocolli di ricerca: Modena è leader a livello europeo nella chirurgia dei trapianti del fegato. Dopo il traguardo dei 123 trapianti di fegato (con una crescita del 12,8% rispetto all’anno precedente) raggiunto dall’Aou di Modena nel 2022, l’avvio del 2023 segna un ritmo in costante crescita, con ben 52 trapianti di fegato eseguiti ad oggi presso il Centro Trapianti di Modena. "L’applicazione della chirurgia robotica nel trapianto di fegato - ha spiegato il prof. Fabrizio Di Benedetto, Direttore della chirurgia oncologica, epatobiliopancreatica e trapianti di fegato - rappresenta l’innovazione tecnologica più importante al mondo nella trapiantologia moderna. Una tecnologia robotica legata anche all’altissimo livello raggiunto dal nostro team dei trapianti di fegato. La nuova tecnologia dona al paziente una ripresa funzionale molto veloce e l’assenza di cicatrici addominali: è una rivoluzione in questo campo, un incentivo importantissimo per il donatore. Modena in questo momento è leader a livello europeo". Si tratta molto spesso di trapianti di elevata complessità tecnica, quali 9 trapianti da donatore vivente tra soggetti adulti, 3 ‘split-liver’ e 27 trapianti da donatore a cuore non battente. Lo split liver è una tecnica che prevede la divisione del fegato donato in due parti indipendenti trapiantate poi in due riceventi adulti, aumentando così le opportunità di ricevere un organo salvavita per i pazienti in lista d’attesa.

Il trapianto da donatore vivente invece rappresenta oggi il 7,3% dell’attività del Centro Trapianti di Modena, numeri che lo pongono ai vertici Europei (e quasi mondiali) per questo tipo di attività. Nel 2022, inoltre, è stato effettuato il primo prelievo di emifegato a scopo di trapianto da vivente tra adulti con tecnica totalmente robotica, cui sono seguiti altri tre casi, tutti portati a termine con ottimi risultati. Parte del merito va anche all’Anestesia e Rianimazione del Policlinico. "Per noi - ha aggiunto il Direttore Massimo Girardis - il trapianto è una sfida professionale ed emotiva. Professionale, perché la gestione del ricevente nel periodo pre operatorio richiede elevata competenza. Emotivo, perché il trapianto di fegato riguarda pazienti la cui vita dipende da questa procedura. Il mio ringraziamento va a tutti i medici ed infermieri che si sono prodigati in maniera instancabile, con entusiasmo e alta competenza in questi vent’anni. Con i progressi raggiunti possiamo sottoporre a trapianto di fegato pazienti aa elevata complessità che in passato non avrebbero potuto beneficiarne".

"I numeri devono essere contestualizzati nella nostra realtà, - ha proseguito il prof. Di Benedetto - fatta di professionisti che quotidianamente si dedicano a perfezionare ulteriormente le nuove tecnologie disponili, promuovendo costantemente l’innovazione, e mettendo al centro del progetto la formazione dei giovani". "L’utilizzo della tecnica robotica - ha ricordato la dottoressa Silvia Zivieri, coordinatore infermieristico responsabile piattaforma sale operatorie - vede coinvolta la parte infermieristica di sala operatoria attraverso l’acquisizione di competenze specifiche elevate. I risultati ottenuti sui pazienti sono per noi una grossa soddisfazione grazie anche al lavoro d’equipe". "L’attività trapiantologica - ha precisato il Direttore Generale Claudio Vagnini - è frutto di una complessa organizzazione al servizio di un gesto di grande generosità che può salvare una vita. La chirurgia robotica ha compiuto grandi passi negli ultimi anni e noi possiamo dire di averli percorsi tutti. Oggi siamo considerati il punto di riferimento nel settore in più ambiti ed è importante che la comunità conosca la qualità e la straordinarietà di quello che si fa a Modena".

Sofia Silingardi