"Mercato, invece di attaccare me pensiamo ad attirare i clienti"

Il presidente del Consorzio Sirri replica alle accuse degli ambulanti su irregolarità nel diritto di voto "Siamo in una congiuntura fortemente negativa, che può portare le imprese sull’orlo della chiusura""

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"Chi punta il dito contro di me perde di vista le questioni davvero importanti: tutelare gli interessi degli imprenditori consorziati, creare le condizioni migliori possibili affinché il mercato possa essere attrattivo per la clientela e applicare in modo pieno, virtuoso e corretto la convenzione con il Comune che disciplina la gestione dell’area mercatale". Guido Sirri, presidente del Consorzio il Mercato (realtà che riunisce 400 imprenditori), reagisce così agli attacchi di Confcommercio Modena sulla legittimità della sua nomina. Gli viene contestato tra l’altro di aver votato durante l’assemblea sebbene non sia più gli imprenditori. "Per l’ennesima volta – reagisce Sirri – assisto a un attacco personale, basato sui cavilli procedurali". Intanto, spiega, "il Consiglio direttivo del Consorzio il Mercato e io siamo costantemente impegnati nel perseguire questi obiettivi e, vista la fiducia ottenuta a febbraio del 2022 dalla maggioranza dei consorziati, ci sentiamo di avere operato al meglio, tenuto conto anche di uno scenario la cui complessità è progressivamente aumentata". Di nuovo, sottolinea Sirri, "il Consorzio sarà costretto a spendere soldi, che peraltro sono degli imprenditori, per consulenze che porteranno, ne sono convinto, alla stessa conclusione ratificata dall’assemblea e dagli organi statutari, vale a dire che tutto si è svolto nel rispetto delle regole. Saranno i nostri esperti ad occuparsene, anche se, è utile rammentarlo, ci sono già decisioni degli organi competenti che hanno respinto le contestazioni sollevate".

Inoltre il 25 febbraio scorso "gli associati hanno dato fiducia al Consiglio che ho l’onore di presiedere. Io preferisco concentrarmi su quanto si può fare per essere concretamente a fianco dei colleghi ambulanti per evitare che una congiuntura che mai era stata così negativa possa portare le imprese sull’orlo della chiusura – prosegue Guido Sirri – Non è facile mettere in atto azioni utili e anche per questo mi aspetterei di avere al mio fianco, e non contro, soggetti che dovrebbero operare nell’interesse di chi sono chiamati a rappresentare. Io posso solo dire, con serenità e al tempo stesso soddisfazione, che abbiamo appena deciso di abolire completamente la quarta rata che i consorziati normalmente sono chiamati a versare per sostenere i costi di gestione".

Il Consorzio, grazie ad una gestione oculata e al rapporto costruttivo con l’amministrazione comunale, "ha gestito cambiamenti importanti legati all’evoluzione del mercato stesso e a situazioni contingenti che rischiavano di comprometterne lo svolgimento. Oggi una parte non marginale dei banchi è gestita da imprenditori di origini straniere e io per primo, con il Consiglio, ho sempre lavorato affinché si favorisse l’integrazione sempre partendo da un semplice concetto: stessi diritti, stessi doveri. È meglio o peggio di prima? Qualcuno critica omettendo di dire che quelle licenze sono state cedute da imprenditori italiani".