
Moda Makers, fiera al via. "Ma serve un rilancio"
Taglio del nastro simbolico, ieri mattina, a ModenaFiere, della 16ª edizione di Moda Makers, la fiera internazionale dei produttori del fashion Made in Italy, "la due giorni che farà di Modena la capitale italiana delle piccole e medie aziende manifatturiere", come si legge nell’annuncio. La fiera riservata agli operatori del settore ha confermato la propria vocazione al mercato estero: sin dalle prime ore della mattina, infatti, numerosi buyers esteri si potevano incontrare tra i corridoi della manifestazione, organizzata da ModenaFiere, per conto di Camera di Commercio di Modena, e promossa dal progetto Carpi Fashion System, di cui fanno parte le quattro associazioni di categoria, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Comune di Carpi, Fondazione Democenter-SIPE e ForModena. I clienti, quali grossisti, distributori, centri di acquisto e dettaglianti che hanno intenzione di sviluppare linee di abbigliamento a marchio proprio, hanno due giorni a disposizione (Moda Makers prosegue anche oggi) per toccare con mano le proposte di maglieria, confezione, capispalla, sportswear e accessori delle Collezioni AutunnoInverno 20242025.
Nell’edizione di novembre sono 21 le aziende che partecipano da tutta Italia, di cui 4 di Carpi (Donne da Sogno, Grandi Francesco, Gisella M, Tendresse). A maggio scorso erano 22 le aziende, di cui 3 di Carpi: numeri decisamente lontani dalle ultime edizioni pre pandemia, che registravano la presenza di ben 64 aziende.
Numeri che non passsano certo inosservati: "La partecipazione alla fiera Moda Makers continua a diminuire a testimonianza del fatto che non è sufficiente definirsi fiera internazionale per esserlo davvero – interviene sul punto Annalisa Arletti, capogruppo di Fratelli d’Italia –. Lo spostamento della fiera a Modena non ha fatto poi che ridurre ulteriormente il numero di aziende carpigiane presenti. È chiaro che dopo diversi anni e diversi investimenti, oggi serva aprire una seria riflessione. La riflessione presuppone una visione complessiva che deve essere innanzitutto pragmatica rispetto al distretto e al settore in cui Moda Makers si inserisce. Capire a fondo le necessità delle aziende del territorio è la chiave per venire incontro alle esigenze del tessuto imprenditoriale carpigiano. La concretezza delle azioni che vanno messe in campo le deve dettare soprattutto la politica, che può fare da interlocutore e intermediario tra i diversi attori in campo.
Sono mancati due ingredienti fondamentali: concretezza e ascolto. La Giunta Pd non è esente da colpe: a titolo d’esempio non ha fatto abbastanza per rendere la manifestazione attrattiva attraverso una comunicazione efficace e incisiva. Troppe le mancanze e i risultati positivi così non arrivano".
r.m.