ALESSANDRO BEDONI
Cronaca

Modena: maggio horribilis tra sconfitte e delusioni, ora si pensa al futuro

Il Modena chiude un maggio deludente con un solo punto in quattro partite. Si cerca un nuovo allenatore per ripartire.

La mesta uscita dal campo dei gialloblù dopo la sconfitta con il Cesena

La mesta uscita dal campo dei gialloblù dopo la sconfitta con il Cesena

"Ben venga maggio e il gonfalon selvaggio". Giovanni Pascoli, se fosse vissuto ai giorni nostri e se fosse stato tifoso di Modena e magari anche, perchè no, dell’ Inter, pensiamo che avrebbe cambiato l’incipit di questa sua celeberrima poesia. Eh già. Per fortuna che, calcisticamente parlando, questo mese è terminato. Per i gialli e anche per il vostro cronista che, ahilui, in subordine, e, sempre in subordine (precisazione importante), ai colori gialloblu, nel suo cuore tifoso ha un angolo per quelli nerazzurri. Fate un po’ i conti. Il mese di maggio si è aperto con la sconfitta del Modena nel derby con la Reggiana, e tutti come si è concluso sabato nella notte di Monaco di Baviera. Mica male, decisamente.... Ma restiamo al Modenai. Correva il 25 aprile quando i canarini, sbancando Bari, avevano aperto i cuori gialloblu a una nuova e concreta speranza di un accesso ai playoff, l’agognato traguardo che poteva elevare la stagione rispetto all’anonimato delle due precedenti. Ma il maggio ‘horribilis’ era in agguato, e nel momento in cui, a quattro gare dalla fine di cui tre (!) in casa il traguardo pareva una formalità, tutto è scivolato via come acqua sulle dita. E allora via con il primo maggio, in un derby che, iniziato con una cornice di pubblico come non si vedeva da tempo, consegnava alla Reggiana tre punti che si sarebbero poi rivelati fondamentali per la salvezza granata. Ma nonostante tutto i giochi erano ancora aperti: ma la maledizione di maggio era ancora in agguato tre giorni dopo, con una sconfitta a Carrara maturata nel finale di partita, nonostante oltre un’ora di superiorità numerica. Un ko che faceva scattare pure la protesta della curva, che nella successiva gara interna di venerdì 9 maggio con il Brescia al Braglia non tifava per i primi quarantacinque minuti. E pensare che il destino e i risultati della altre avevano regalato alla truppa di Mandelli il passaggio di un treno straordinario con destinazione ottavo posto. Ma anche qui, quasi al novantesimo, altro harakiri col pareggio delle rondinelle e convoglio non afferrato: a quel punto questa mancata vittoria rendeva, almeno per il Modena, la gara di venerdì 13 col Cesena qualcosa di praticamente inutile, salvezza già acquisita e nessuna possibilità di centrare la post season. Ma in questo maggio da non ricordare arrivava la sconfitta con i romagnoli per un finale di campionato che non sarà pubblicato nel libro d’oro. In soldoni, nel mese decisivo un solo punto in quattro partite e grande delusione. Maggio è passato, da tifosi del Modena non lo ricorderemo certamente. Tutto va avanti, e già giugno sarà importante per le basi del prossimo futuro. A cominciare dall’allenatore: il casting è cominciato, i candidati sono più di uno. Questione pensiamo di giorni, poi ci sarà una squadra da costruire.

Alessandro Bedoni