Morto in ospedale a 2 anni, i risultati degli esami: "E’ stato stroncato da una broncopolmonite"

Sarebbe morto per una broncopolmonite (o bronchiolite) – e conseguente sepsi – il piccolo Gabriele Cirnigliaro, il bambino di due anni e mezzo deceduto a marzo all’ospedale di Sassuolo, dove era stato portato dai genitori in seguito ad alcuni problemi di salute. Ieri, infatti, all’interno della Medicina legale dell’ospedale di Ferrara è stato discusso collegialmente il caso, alla luce delle risultanze istologiche. Presente, tra gli altri, anche lo specialista medico legale incaricato dalla famiglia del bambino, il dottor Corrado Mirco Farioli che ora farà le osservazioni di rito. "Ora attendiamo di leggere la bozza della relazione – afferma l’avvocato della famiglia, Roberta D’Aquino – mi chiedo come possa, nel 2023, morire un bambino di broncopolmonite in un ospedale pubblico. Ora attendiamo cautamente comunque la bozza peritale ma rispetto a quanto sembra la causa del decesso resto scettica, proprio perchè parliamo di un nosocomio dell’Emilia Romagna". Il decesso a seguito dell’insorgenza di broncopolmonite sarebbe emerso appunto dai risultati degli accertamenti istologici. Ricordiamo che per la morte del bambino, nato con la sindrome di down e per questi motivi, fin dalla sua nascita, sempre sottoposto a numerosi controlli (da cui non sarebbe mai emersa alcuna problematica), risultano indagate come atto dovuto una pediatra di base e due pediatre dell’ospedale di Sassuolo. L’ipotesi di reato è quella di ‘responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario’. Il pubblico ministero aveva disposto l’autopsia sul corpo del bambino e nominato un medico legale, Lorenzo Marinelli di Ferrara.

Valentina Reggiani