Modena, multe per gli zerbini dei bar. Commercianti in rivolta / FOTO

Delirium tax, bar multati perché lo zerbino ha il nome del locale ed 'elude' la tassa sulla pubblicità

Confesercenti definisce la tassa «ingiusta, assurda e persino ridicola»

Confesercenti definisce la tassa «ingiusta, assurda e persino ridicola»

Modena, 12 maggio 2017 - «Una multa ingiusta, assurda e persino ridicola». Davvero molto difficile dare torto a Confesercenti Modena che denuncia - con incredulità e sdegno - la pioggia di sanzioni a commercianti, artigiani e liberi imprenditori della città. La loro imperdonabile colpa? Aver esposto davanti la porta d’ingresso lo zerbino con il nome dell’attività. E quindi, secondo il giudizio degli inflessibili esattori, aver in questo modo ‘eluso’ il pagamento della tassa sulla pubblicità. Comico, se non fosse tragico.

«Non volevamo crederci ma è tutto vero - iniziano a spiegare dall’associazione -. Altro che 4.0: con l’imposta sullo zerbino siamo in pieno clima da tassa sul macinato di ottocentesca memoria».

Multa dimezzata se si paga entro 60 giorni

L’iniziativa è stata intrapresa da Ica - società che per conto del Comune riscuote le imposte legate alla pubblicità -: nelle scorse ore ha fatto recapitare ai commercianti cartelle esattoriali da saldare quanto prima, relative a forme pubblicitarie non dichiarate o non regolamentari. «Tra quelle non dichiarate - sottolinea Confesercenti - vi è anche la contestazione che il nome dell’attività apposto sugli zerbini risulterebbe forma pubblicitaria».

«Siamo dinnanzi al paradosso dei paradossi - tuona il presidente dell’associazione, Mauro Salvatori -: auspichiamo la rapida eliminazione di questa gabella del 21esimo secolo». Esprime quindi «forte preoccupazione» sulle modalità di accertamento «da parte di Ica delle presunte irregolarità».

Pare infatti che gli operatori sanzionati abbiamo ricevuto le contestazioni «tramite raccomandata, con l’invito a pagare entro 60 giorni per ottenere il dimezzamento della sanzione». E senza che, alcun funzionario Ica «si sia formalmente presentato per formalizzare le contestazioni, in modo civile e corretto. Come dovrebbe avvenire nel rapporto tra pubblico e contribuente, così da offrire la possibilità di spiegare, motivare e controbattere ad eventuali contestazioni».

Confesercenti chiede un tavolo di confronto con Comune

Salvatori chiede quali metodi Ica utilizza «per verificare le presunte irregolarità e procedere quindi alle sanzioni. Poiché opera in convenzione col Comune, l’ente è a conoscenza dei metodi usati?».

Confesercenti ritiene indispensabile che l’amministrazione comunale attivi urgentemente un tavolo di confronto con le associazioni imprenditoriali «finalizzato ad un protocollo di intesa che renda trasparente il rapporto tra Comune-Ica e contribuenti, ad iniziare dalle modalità di accertamento delle presunte infrazioni, per superare modi vessatori». In attesa, Confesercenti chiede che le sanzioni vengano sospese e soppressa l’imposta sullo zerbino. Una tassa che avrebbe imbarazzato persino lo sceriffo di Nottingham, l’implacabile esattore nemico di Robin Hood.