Era il maggio scorso quando la Corte di Cassazione ha
confermato le condanne
decise della Corte di appello nel maxi-processo di
‘Ndrangheta Aemilia e così pure il quadro accusatorio della storica operazione contro le infiltrazioni e
il radicamento della criminalità organizzata calabrese in Emilia-Romagna,
scattata nel 2015 con 117
arresti. Si tratta del secondo riconoscimento della Cassazione all’impostazione accusatoria di Aemilia,
dopo quello arrivato nel
2018 con 40 condanne definitive agli imputati che avevano scelto l’abbreviato. Per chi ha percorso la
via del dibattimento la
Corte di Appello di Bologna aveva inflitto a dicembre 2020 oltre 700 anni di carcere complessivi, a oltre 70
persone.