
Nidi, subito 20 posti in più "Nessun bimbo sarà escluso"
Una nuova sezione di asilo nido per accogliere tutte le famiglie che erano ancora in attesa di conferma. "A Pavullo – assicura il sindaco Davide Venturelli – nessun bambino (sopra all’età minima di 6 mesi, ndr) sarà escluso dalle classi dei nidi": questo grazie ad una nuova sezione di 20 posti che andrà così a colmare l’attuale gap tra numero di richieste e disponibilità.
Per fronteggiare il continuo – ed in controtendenza rispetto al resto delle aree montane – trend di crescita di famiglie sul territorio pavullese, è stato provvidenziale l’aiuto economico della Regione, che – in tandem con il Comune – si è fatta carico di una parte delle spese per il funzionamento degli asili nido. "Pur avendo ampliato l’offerta lo scorso anno di 25 posti, la lista d’attesa alla chiusura del periodo di iscrizione del 2023 ai nidi si è rivelata piuttosto significativa – spiega l’assessore alla Scuola Angela Pietroluongo –. Per rispondere alle esigenze delle famiglie, è stata proposta un’ulteriore estensione di 20 posti di nido già dal mese di settembre presso i nidi ‘Tonini’ e ‘Amici dello Scoiattolo’, mentre da gennaio 2024 è in programma un ulteriore ampliamento presso il nido ‘Scarabocchio’ di Sant’Antonio. Si tratta di un impegno importante dal punto di vista economico ed organizzativo che l’Amministrazione ha scelto di sostenere".
L’aumento di popolazione e di giovani segnato a Pavullo negli ultimi anni fa tuttavia ben sperare: le nuove nascite nel 2021 erano state 116, mentre nel 2022 sono salite a 147, senza considerare le tante famiglie con bambini che qui si trasferiscono per lavoro: "E’ un dato quasi unico in Emilia-Romagna per un comune montano. La popolazione sta aumentando e ciò, da sindaco, mi rende molto orgoglioso – sottolinea il primo cittadino Davide Venturelli –. Anche per questo motivo, l’aumento della domanda sui nidi è un segnale di grande speranza per la nostra comunità e la montagna intera. Senza il contributo regionale sarebbe stato davvero difficile coprire con i soli fondi comunali i costi dell’espansione delle nuove sezioni, ma ora siamo felicissimi di poter dare una risposta capillare a tutte le famiglie. Un paese che investe sui servizi alle famiglie è un paese che crede nel proprio futuro e guarda con ottimismo all’avvenire".
L’idea dell’Amministrazione comunale è, in prospettiva, di portare a casa anche altre risorse nel settore della scuola attraverso la strategia regionale ‘Stami’ per le aree interne e montane. Restano invece incertezze per quanto riguarda le rette a carico delle famiglie degli asili nido in montagna, che il governatore Bonaccini – a luglio 2022 – aveva promesso sarebbero diventati "gratuiti": "La Regione è stata brava a darci il contributo per coprire una parte dei costi comunali – nota Venturelli –; se darà un contributo anche per coprire la parte delle famiglie, tanto di guadagnato. Tuttavia, l’importante per ora era non lasciare fuori nessuna famiglia e l’obiettivo è stato centrato".
Riccardo Pugliese