Nido, pochi posti: 28 bimbi esclusi Il Comune: "Aiuteremo le famiglie"

A Mirandola polemica sollevata da Sinistra Civica. L’amministrazione convoca. i genitori per spiegare le criticità

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"Ampliamento degli asili esistenti, oppure un nuovo asilo e intanto forme di sostegno al babysitteraggio". Sono queste le possibili soluzioni messe in campo dall’amministrazione comunale per le tante famiglie i cui bambini, in tutto 28, sono rimasti esclusi dalla graduatoria. E’ un problema non da poco per le famiglie, che si trovano costrette a trovare soluzioni alternative. Tanto che Sinistra Civica insorge: "Questa amministrazione a guida Lega (il partito, lo ricordiamo, che nelle precedenti campagne amministrative in molti comuni propagandava proprio lo slogan ’nidi gratis per tutti’) cosa sta facendo sul nido? Ad oggi solo 4 educatrici su 18 a Mirandola sono di ruolo".

"L’amministrazione comunale – replica l’assessore all’Istruzione Marina Marchi – è impegnata a porre rimedio a una criticità che si trascina da troppo tempo. Ben conscia della situazione, che perdura da decenni, l’amministrazione aveva già sollevato il problema attivando un confronto con il servizio educativo 0-6 dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, ed è attualmente impegnata insieme all’Unione e al servizio Lavori pubblici del Comune di Mirandola per superare questa storica criticità". Intanto, domattina, alle 11, nella sala consiliare del Comune di Mirandola si terrà un incontro tra i genitori dei bambini in lista d’attesa e l’assessore Marchi, che illustrerà le iniziative che l’amministrazione comunale intende assumere per sopperire a questa pluridecennale carenza del Comune di Mirandola. "È da decenni, infatti – , fa sapere l’assessore Lodi – che non viene creato alcun nuovo posto per i bambini dell’asilo nido. Il servizio non è in capo al Comune, bensì all’Unione dei Comuni Area Nord che nulla ha fatto in questo senso per aumentare l’offerta. Mirandola si è oggi attivata con la prospettiva di ampliare gli attuali asili e, in tal senso, ha richiesto tramite l’Unione di verificare la possibilità di aumentare il numero delle classi, essendo previsto un limite normativo alle stesse. Nel caso ciò non fosse possibile è intenzionata ad attivarsi per la realizzazione di un nuovo asilo. Sia l’ampliamento, sia la realizzazione ex novo richiedono però tempo. Nel frattempo intendiamo investire nell’aiuto concreto con forme di sostegno al babysitteraggio". v.bru.