"Non abbiamo mai lasciato sole le residenze per gli anziani"

"Attivata un’equipe a disposizione delle singole strutture per consulenze dedicate"

"Le Case Residenza Anziani non sono mai state lasciate sole dall’Azienda Usl di Modena, che sta garantendo quotidianamente il contatto tramite un’équipe multidisciplinare. Non tutte le strutture, peraltro, hanno segnalato situazioni di ospiti o operatori con sintomi sospetti risultati poi positivi al covid, ad oggi risultano 19 le strutture con casi risultati positivi, su oltre 50 in provincia". L’Azienda Usl rompe finalmente il silenzio e sottolinea che da subito ha accolto la richiesta della Regione "di supportare tutte le Cra e ha elaborato un piano".

E’ stata attivata, secondo l’azienda, "un’équipe aziendale a disposizione delle singole strutture per consulenze dedicate. Le strutture possono richiedere l’esecuzione delle indagini sui contatti stretti da parte degli epidemiologi Ausl e infettivologi, epidemiologi, igienisti ospedalieri hanno effettuato specifici interventi nelle Cra e momenti di formazione agli operatori". Mobilitati anche i geriatri per il supporto specialistico con ore aggiuntive e progetti di telemedicina, e consulenze in relazione all’appropriatezza delle cure in base ai livelli di complessità presenti. Inoltre sono stati attivati dei palliativisti per i pazienti che necessitano di questo tipo di assistenza; uno specifico percorso formativo e organizzativo si è concentrato sull’attuazione del modello di erogazione diffusa delle cure palliative nelle stesse strutture.

Per quanto riguarda l’individuazione dei casi positivi "è attivo un piano piano di tamponi sugli operatori con sintomi, già in corso tramite la Sanità pubblica sin dall’inizio dell’emergenza: 177 quelli effettuati, 95 i casi positivi aggiornati alla data di oggi".

Lo screening sierologico su tutti gli operatori, è stato avviato da subito: dal 2 aprile sottoposti a screening già 378 operatori, sulla base dei turni di servizio.

Riguardo ai tamponi sugli ospiti ad oggi risultano all’Azienda Usl 282 casi confermati all’interno delle Cra della provincia di Modena, su oltre 500 tamponi effettuati, e 58 i decessi di persone covid-19 positive.

L’Ausl sottolinea poi "di aver dato supporto nella progettazione e creazione di aree separate per la migliore assistenza agli ospiti sospetti, a quelli positivi al coronavirus e per salvaguardare quelli non positivi, potenziando il lavoro per nuclei". Sul fronte del personale "sono stati forniti a tutte le Cra gli elenchi delle agenzie interinali per supportarle nella sostituzione del personale".

Infine i dispositivi di protezione che, dice l’Ausl, "sono stati distribuiti costantemente a integrazione di quanto disposto dalle direzioni sanitarie delle Cra".

Sin dall’inizio dall’epidemia, seguendo le linee guida nazionali e regionali, "l’Ausl ha inviato alle Cra tutte le indicazioni in linea con le normative, come la limitazione degli accessi dei parenti in visita e l’applicazione delle misure di sicurezza tra cui il lavaggio delle mani, l’utilizzo delle mascherine per eventuali ospiti sintomatici e il distanziamento. La situazione di queste strutture è difficile e complessa, e quanto è stato disposto dall’Ausl è stato costruito con le Cra e da esse accolto con la massima collaborazione. Le polemiche strumentali dei sindacati sono smentite dai fatti".