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"Nuovo frantoio, saremo travolti dal traffico"

San Cesario, riparte la battaglia del comitato ’Altolà Cave’: "Disagi per i residenti, le esigenze del territorio sono cambiate"

"Nuovo frantoio, saremo travolti dal traffico"

Torna di stretta attualità la questione del nuovo frantoio di ghiaia che dovrebbe essere realizzato ad Altolà. A sollevare il tema è il Comitato no Altolà Cave, da sempre contrario al progetto, che questa settimana ha inviato una missiva al giudice e al curatore fallimentare della Granulati Donnini, ovvero della ditta che aveva il permesso di costruire. Il problema, infatti, è che seppure l’azienda sia in liquidazione giudiziale, il termine previsto per la messa in funzione dell’impianto è al 30 giugno 2025. E il Comitato è pronto a dare battaglia. "Il Comitato "Altolà Cave" – spiega tra l’altro nella sua missiva la presidente del Comitato, Debora Guarnieri - è nato esattamente due anni fa e ne fanno parte cittadini che vivono nella frazione di Altolà vicino a cave e frantoi. Tale convivenza forzata ha determinato negli anni non pochi disagi per tutti noi: traffico continuo di camion di ghiaia, polveri, rumore, strade spesso infangate e pericolose. Con la realizzazione del nuovo frantoio tutto questo peggiorerà. I mezzi provenienti dal frantoio dovranno immettersi su via Martiri Artioli che, ad oggi, è già una delle strade più pericolose e trafficate della provincia. Parecchie volte il Comitato ha dovuto ricorrere all’intervento della polizia locale per risolvere problemi di sicurezza stradale determinati dal continuo traffico di camion e, ad oggi, non osiamo pensare quali conseguenze possa portare l’installazione del nuovo frantoio. Ci eravamo illusi che il fallimento della "Granulati Donnini" avrebbe stralciato, una volta per tutte, i progetti per il mega-impianto previsto ad Altolà. Il permesso di costruire risale al lontano 2015 e dopo proroghe su proroghe il termine previsto per la messa in funzione dell’impianto è slittato al 30 giugno 2025. Riteniamo che oggi, dopo ben 8 anni dal rilascio dell’autorizzazione per la costruzione del frantoio e dell’annesso impianto di betonaggio, le esigenze del territorio siano cambiate. Abbiamo deciso di scrivervi questa lettera per manifestare tutto il nostro malcontento e sconforto perché conosciamo benissimo il pesante impatto che un impianto del genere avrà sulla nostra frazione…Il Comitato e i cittadini dell’Altolà non accetteranno mai la realizzazione del frantoio nelle cave di via Martiri Artioli…Siamo d’accordo col nostro sindaco quando dichiara che il nuovo mega frantoio previsto nelle cave di Altolà è un’opera ormai superata che va fermata".

Marco Pederzoli