"Ostetriche, ridotto il servizio", è polemica

Pavullo, saranno presenti soltanto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20. La replica dell’Ausl: "La loro presenza potenziata a livello di distretto"

Ospedale di Pavullo

Ospedale di Pavullo

Pavullo, 25 aprile 2025 – Un altro cambiamento all’ospedale di Pavullo che ha riacceso proteste. La presenza delle ostetriche al Pronto soccorso sarà dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20, quindi mancherà tutte le notti e alla domenica. "Tra le azioni future nel Distretto pavullese – fa sapere l’Ausl – è previsto l’aumento della presenza ostetrica nell’Alto Frignano, in particolare nei consultori di Pievepelago, Fanano e Serramazzoni, attualmente non presente; l’implementazione dei percorsi su gravide e neonati sia fisiologici che con bisogni speciali; il rafforzamento della chirurgia ambulatoriale per la patologia della cervice uterina e dell’utero (Isteroscopie diagnostiche e isteroscopia office, polipectomie, biopsie, ecc) e l’incremento dell’attività ostetrica a supporto della fase peri-menopausale". L’Ausl ieri ha annunciato che in queste settimane è cominciata la valorizzazione di alcune figure di professioniste ostetriche, che va a implementare la rete assistenziale sul territorio. Aggiunge che la riorganizzazione viene realizzata attraverso l’utilizzo del protocollo già attivo a livello territoriale anche per le gravide che si presentano al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pavullo, che vengono accompagnate dai professionisti del servizio 118 all’Ospedale di Sassuolo o al Policlinico di Modena. Fa notare che nel 2023 si sono presentate al Pronto Soccorso di Pavullo due donne in stato di gravidanza e nel 2024 ancora nessuna. Maria Cristina Galassi, Direttrice del Dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria dell’Azienda USL di Modena, afferma che "nel territorio del Frignano è stata messa in campo una rete assistenziale oramai radicata che accompagna la donna e il neonato con interventi sia sul preparto che post parto. Tale rete nel tempo si sta sempre più ampliando". E Massimo Brunetti, direttore del Distretto sanitario di Pavullo, spiega che "si è deciso di effettuare questo cambio organizzativo per aumentare il benessere delle donne e delle mamme in tutto il territorio puntando sull’aumento della natalità del Distretto e lasciando invariata la sicurezza delle gravide che si presentano al Pronto Soccorso di Pavullo". Immediate le prese di posizione contrarie. "Maria Cristina Bettini, presidente del Comitato Salviamo l’Ospedale di Pavullo: "L’ennesimo taglio alla Guardia ostetrica notturna e festiva presso l’ospedale di Pavullo conferma lo smantellamento sottile non solo di un reparto, ma di un presidio sanitario fondamentale per la nostra montagna. Colpisce la miopia e il silenzio degli amministratori locali ed evidenzia come la documentazione inviata a Roma da Ausl e dalla Regione per la riapertura del Punto nascita sia stata solo una questione di facciata". E Gaetano Vandelli, presidente dell’Associazione Pavullo 95: "Ci sentiamo ancora una volta presi in giro, dopo anni di giustificazioni e di promesse l’Ospedale di Pavullo si impoverisce ulteriormente. Il lento ma inesorabile declino, iniziato con l’approvazione del famelico Pal, non si ferma più. ‘Pavullo 95’ esorta tutte le forze politiche, le amministrazioni comunali, gli abitanti del Frignano a prendere coscienza della situazione. Non possiamo far finta di nulla e tacere, la montagna e i montanari devono essere tutelati e assistiti come tutti".