Otello Burani morto, addio al grande benefattore

Insieme alla moglie aveva donato due milioni di euro per ristrutturare il centro trapianti del Policlinico

Otello Burani e Maria Giovetti

Otello Burani e Maria Giovetti

Modena, 3 agosto 2020 - Si è spento nei giorni scorsi Otello Burani. Burani è stato un importante imprenditore ma, soprattutto, un grande benefattore. Nel 2013, infatti, insieme alla moglie Maria Giovetti e ai fratelli di lei, decise di compiere un gesto di enorme generosità. E in questo caso non c’è alcuna retorica: la sua donazione fu di ben due milioni di euro e permise di ristrutturare e ammodernare il reparto di chirurgia dei trapianti del Policlinico di Modena.

Burani è scomparso all’età di 90 anni. La sua è una vita piena di storie da raccontare. Come ci disse in un’intervista realizzata quattro anni fa, nel 2016, l’incontro decisivo per la sua avventura imprenditoriale fu quello con Enzo Ferrari. Burani, infatti, faceva il rappresentante di vernici per carrozzerie, e tra i suoi clienti aveva le grandi firme dell’auto sportiva, da Maserati a Lamborghini e, ovviamente, Ferrari. Enzo Ferrari – ci raccontò – negli anni ’60 gli chiese di aiutarlo a trovare il rosso che poi sarebbe entrato nella leggenda. Ma lui fece di più: scoprì anche una speciale resina che consentì di alleggerire le scocche delle vetture di Formula 1. In altre parole, anche lui ha fatto la sua parte nella grande storia di trionfi del Cavallino. "Ferrari – confidò Burani – un giorno mi chiese come avrei utilizzato tutti i soldi che mi aveva fatto guadagnare. E io risposi che avrei voluto fare del bene a qualcuno. In fondo quello che abbiamo realizzato al Policlinico è anche merito suo". A dimostrazione del fatto che a volte le promesse resistono davvero al passare del tempo, infatti, Burani dopo un ricovero all’ospedale in cui si accorse che il centro trapianti aveva bisogno di aiuto, decise di compiere quel gesto rivoluzionario, una donazione davvero ‘maxi’. "Io e mia moglie non ci abbiamo pensato tanto – raccontò – Siamo stati subito d’accordo nel donare la cifra. E una volta fatta questa scelta, ci siamo subito sentiti più leggeri. Per noi – avevano aggiunto salutando il personale del ‘loro’ reparto – questo luogo è come il figlio che non abbiamo avuto". Burani e la moglie negli ultimi anni hanno vissuto a Castelfranco Emilia.