"Paltrinieri un esempio per i nostri giovani"

Tutta la provincia esulta dopo la medaglia. Gualdi (Coopernuoto): "Che grinta". Nonna Ebe: "Lo accoglierò con lasagne e tortelli"

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di Maria Silvia Cabri

Carpi porta in trionfo il suo illustre concittadino: Gregorio Paltrinieri, ‘Greg’ per tutti. La conquista della medaglia d’argento negli 800 stile libero alle Olimpiadi di Tokyo è stata accolta dai carpigiani, parenti, amici, come un traguardo più prezioso dell’oro. Tutti concordano su un punto: "Greg ci ha davvero messo il cuore". "Sono così felice ed emozionata – racconta la nonna paterna Ebe, che vive a Mirandola – soprattutto perché sta bene di salute. Eravamo tutti preoccupati che non riuscisse a partire, invece non solo è andato ma anche vinto! Ci speravamo tanto, e ce l’ha fatta: è il mio Greg! Quante volte quando era ragazzino l’ho accompagnato agli allenamenti a Novellara, avrà avuto 10 anni". "Ho tanta voglia di vederlo: mi ha promesso che dopo le Olimpiadi verrà a salutarmi. Gli preparerò i suoi piatti preferiti: lasagne e tortelli di zucca".

Si respira aria di festa anche nella piscina comunale di Carpi, dove Greg si allena quando torna a casa e dove lavora come direttore suo padre Luca: "Ieri notte alle 3 eravamo tutti davanti alla televisione – commenta Gianluca Gualdi, presidente di Coopernuoto che gestisce l’impianto natatorio carpigiano – la chat interna che abbiamo era ‘rovente’. Eravamo preoccupati, specie dopo aver visto la qualificazione. Ma la speranza non è mai venuta meno e si è trasformata in un miracolo. Personalmente penso sia stata la gara più bella della sua vita: ci ha messo cuore e quella forza che solo lui sa trovare. Ora le speranze si concentrano sui 1500 metri, ma per noi è già un campione. Il nostro grande campione". "A fine marzo è venuto qui ad allenarsi, macina chilometri di vasche, due volte al giorno. Lo fa negli orari in cui si sono i giovani agonisti, ‘Oh quello è Greg!’ è la tipica frase che sentiamo. La sua presenza qui è anche un messaggio molto incentivante per i giovani, è rimasto la persona semplice di sempre e parla con tutti".

Sveglia puntata alle 3 anche per lo storico parrucchiere carpigiano del campione, Max Azzolini, del salone Barber ‘N’ Roll in via Pezzana 67: "Forse qualcuno era scettico, ma io ci credevo, avevo questa nitida sensazione: Greg ce l’avrebbe fatta. In questi tanti anni si è stretta tra noi anche un’amicizia: più volte mi ha detto che gli sarebbe piaciuto, dopo un traguardo, decolorarsi i capelli. Io credo che questa volta lo farà. E se saranno non biondi ma argento non importa: questa medaglia d’argento vale più di qualsiasi oro". "Anche attraverso lo schermo ha saputo trasmettere la determinazione che lo animava: quando pare non ci siano possibilità ci si può sempre riuscire. Io per scherzo lo chiamo ‘Acquaman’, come il personaggio dei fumetti, per dire che è un super eroe, ma dotato di una umiltà e semplicità disarmanti. L’ultima volta che ci siamo visti, quando la maggior parte delle persone non potevano allenarsi, mi ha detto: ‘Mi sento fortunato, io posso proseguire gli allenamenti, perché sono di un livello ‘abbastanza’ alto’. Abbastanza? Lui è il top, è il super eroe!".

Affettuoso è anche il ricordo di Simonetta Pavesi, professoressa di italiano e latino quando Greg ha frequentato il liceo Fanti a Carpi: "Anche io alle tre ero davanti alla televisione, piena di emozione. Gregorio è stato mio alunno per tre anni, prima che si trasferisse a Ostia, per seguire gli allenamenti. Di lui conservo un ricordo molto bello: un talento eccezionale unito ad un profondo senso di responsabilità e del dovere. Non ha mai trascurato lo studio, nonostante i tanti allenamenti pomeridiani, aveva una media del sette. Uno studente diligente, intelligente, sempre con il sorriso, quasi ‘imbarazzato’ del suo successo. Capace di autocontrollo, anche di fronte alle versioni di latino!". "Quando si è trattato di decidere per il trasferimento ad Ostia – rammenta la docente – il padre di Gregorio mi ha chiesto un’opinione in merito. Un gesto che ho molto apprezzato e che rivela l’unità della famiglia Paltrinieri, cui Greg è profondamente legato. In lui vedo il ragazzo del Liceo che però ora è diventato un uomo: ero certa che avrebbe reagito e in quel modo, lui è un vero campione".