Parole ’in codice’ e abbreviazioni per comunicare Lo slang dei giovani da ’scialla’ a ’cringe’

’Stai nel chill bro che non è successo niente’, ’Tranqui GLS che non mi preoccupo’: non hai capito niente vero? Questa è una frase nello ’slang’ usato dai giovani: un po’ come i nostri nonni usano il dialetto, e non si fanno capire da noi, noi usiamo lo ’slang’ senza essere capiti dagli adulti , ’boomer’ nel linguaggio giovanile. Alcune espressioni sono: ’scialla’ (tranquillo), ’cringe’ (imbarazzante), GLS (già lo sai). Il nostro linguaggio viene influenzato da meme e video virali che integriamo nel nostro parlare quotidiano che è infatti condizionato dall’uso dei social. I ragazzi chattando tra loro abbreviano alcune parole per scrivere meno e risparmiare tempo, alcune abbreviazioni sono ’pk’ (perchè) ’cmv’ (come va) ’cmq’ (comunque). Abbiamo chiesto ai nostri compagni il loro pensiero ed ecco quello che ne è venuto fuori: abbiamo notato che il modo di comunicare dei giovani è diverso da quello degli adulti, la generazione Z ha creato un proprio linguaggio pieno di abbreviazioni e parole nuove, così facendo ha creato un linguaggio che gli adulti difficilmente capiscono. Per evitare la diffusione di termini dello slang tra gli adulti vengono creati spesso nuovi termini, chi non conosce o non deve conoscere questi termini è chiamato ’boomer’ (nato e cresciuto nel periodo del boom economico). I giovani sono ricchi di idee e di creatività e non si limitano infatti a copiare o adattare termini, utilizzano abbreviazioni perché sono molto pigri e, di conseguenza, la comunicazione tra i giovani è più immediata rispetto a quella degli adulti. Tengono molto al loro modo di parlare che li identifica e li fa sentire ’alla moda’, anche se giudicati, non hanno intenzione di cambiarlo. I giovani passano gran parte del tempo sui dispositivi elettronici, consapevoli che questo tempo andrebbe ridotto: potrebbero stare più all’esterno o trovare un hobby.

Classe 2^I