
La Cooperativa Sociale Domus Assistenza, aderente a Confcooperative, il 1° gennaio 2021 subentrerà alla ’Francesco e Chiara’ Impresa Sociale Srl nella gestione del Centro servizi per la terza età ‘Francesco e Chiara’ di Pavullo, creato da Padre Sebastiano scomparso il 15 dicembre 2019. La struttura, di proprietà dei frati minori cappuccini, comprende un centro diurno, la casa di riposo, la casa protetta, un nucleo speciale gravi demenze, alloggi indipendenti con servizi e un auditorium. L’accordo prevede, in un primo momento, l’affitto dell’azienda da parte di Domus Assistenza, "al fine di garantire la continuità della gestione sia agli ospiti che ai 70 dipendenti della Francesco e Chiara Srl – spiega Gaetano De Vinco, presidente di Domus Assistenza –. Anche se il momento è molto difficile e la nostra cooperativa chiuderà l’anno con una significativa perdita di fatturato a causa del Covid-19, abbiamo voluto lanciare un segnale concreto di ottimismo e fiducia nel futuro. Questa operazione consente di mantenere sul territorio una struttura preziosa per la comunità locale, sia in termini di servizi per gli anziani che di posti di lavoro. Sono convinto – conclude De Vinco – che dal cielo padre Sebastiano sia contento della soluzione individuata e ci stia inviando la sua benedizione". La trattativa è stata avviata oltre un anno fa e l’accordo quadro è stato stipulato lo scorso 18 novembre. La ’Francesco e Chiara’ Impresa Sociale Srl non ha mai fatto mistero delle proprie difficoltà economiche. "Il punto di equilibrio, che ci ha consentito di andare avanti nella gestione per oltre 23 anni – si legge nel numero speciale ‘Le stagioni’ dedicato a padre Sebastiano, l’ultimo numero che uscirà nella forma consueta della ventennale pubblicazione – è stato costituito essenzialmente da due fattori: la copertura costante di quasi tutti i posti disponibili e il sostegno economico proveniente dall’esterno, assicurato in larga misura da benefattori amici del compianto Padre Sebastiano, fondatore dell’opera". L’arrivo della pandemia ha portato a perdite di bilancio alla Srl dovute ai minori ricavi per la chiusura del Centro Diurno e l’impossibilità di ricoprire i posti vuoti della Casa Protetta, e ai maggiori costi, per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale e per la sostituzione del personale assente dal servizio, hanno minato in misura pesante la sostenibilità della gestione. "La prima preoccupazione era quella di salvaguardare il pagamento degli stipendi del personale – fanno sapere la Srl ’Francesco e Chiara’ e l’Associazione ’Camminando per Mano’ –. L’appello rivolto ad alcune aziende da sempre vicine alle iniziative di Padre Sebastiano (Panariagroup, Atlas Concorde, Mirage e Gruppo System), nonché alla famiglia di Cristina e Luciano Sirotti, per aiutarci ad uscire da questa situazione, è stato accolto benevolmente e ci ha fatto superare il momento più difficile. A luglio siamo riusciti a portare a compimento una prima operazione di finanziamento, a condizioni agevolato e si è verificato l’introito di una eredità di importo rilevante a favore della ’Casa’, "che ha permesso di dormire sonni più tranquilli".
w.b.