MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Picchiata dalla bulla, studentessa in ospedale

Carpi, aggressione nei pressi del Meucci. I compagni incitano e filmano, poi mettono il video sui social. Violenza per una rivalità in amore

Picchiata dalla bulla, studentessa in ospedale

Carpi (Modena), 6 aprile 2025 – Pochissime parole, poi uno schiaffo in pieno viso e il degenerare, con urla, calci nella pancia e una ragazza trascinata per i capelli. È l’inquietante scenario ripreso in un video che testimonia l’aggressione che si è verificata venerdì scorso, all’uscita dall’istituto Meucci a Carpi. Le immagini, diventate ben presto virali, parlano chiaro: due studentesse si incontrano nei pressi del fast food poco lontano dalla scuola. All’origine ci sarebbe un ‘chiarimento’, per ragioni legate ad un ragazzo: un motivo futile che ha scatenato una rabbia incontenibile. Intorno a loro, un nutrito gruppo di compagni, qualcuno cerca di dividerle, altri incitano, offendono, molti filmano con il cellulare. Intanto arrivano pattuglie della polizia. Ieri mattina la ragazza aggredita è stata accompagnata dai genitori al Pronto soccorso.

Alcuni frame del video della feroce aggressione a una ragazzina da parte di un'altra studentessa fuori da scuola. Il video postato in un gruppo telegram
Alcuni frame del video della feroce aggressione a una ragazzina da parte di un'altra studentessa fuori da scuola. Il video postato in un gruppo telegram

Il mese scorso si è verificata una vicenda ‘fotocopia’: gli aggressori sanno dove posizionarsi, in due zone dove non ci sono telecamere, credendo così di restare impuniti.

"Ho convocato le famiglie delle ragazze coinvolte - afferma la dirigente scolastica del Meucci, Viviana Valentini - devono essere consapevoli di quanto è successo. Devono essere prese tutte le misure necessarie, e che ognuno faccia la propria parte. Siamo di fronte ad una grossa sfida educativa: la scuola utilizza gli strumenti a disposizione ma in primis compete alla famiglia curarsi dell’educazione dei figli e controllare come vengono usati i social e a quali contenuti hanno accesso questi giovani".

Ferma condanna anche da parte del mondo politico: "L’ennesimo gravissimo episodio di violenza tra giovanissimi – denunciano Francesco Natale, responsabile di Gioventù Nazionale Carpi, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, e Matteo Terzilli, responsabile scuole di GN Carpi -. Ciò che lo rende ancor più inaccettabile è il fatto che si sia verificato nei pressi di una scuola, luogo che dovrebbe rappresentare un presidio di civiltà. Chiediamo maggiori presidi delle forze dell’ordine nei pressi degli istituti scolastici, specialmente in orari sensibili come l’ingresso e l’uscita, per prevenire episodi di questo tipo e garantire l’incolumità dei ragazzi. Occorre inoltre applicare il decreto Caivano. Le regole ci sono ed è ora di applicarle".

"È doveroso anche sottolineare l’inerzia dell’amministrazione comunale – proseguono Natale e Terzilli - che continua a dimostrare gravi lacune nella gestione della sicurezza urbana". "Possiamo anche non chiamarle ‘baby gang’ – prosegue Giulio Bonzanini, Lega - ma la sostanza rimane la stessa: gruppetti di ragazzi/e, spesso italiani di seconda generazione, che si sentono impuniti e agiscono vigliaccamente da bulli su qualche malcapitato, sempre nella logica del branco. Nel mentre, le istituzioni sembrano concentrate più sulla forma di contenuti politicamente corretti che sulla sostanza di misure chiare e incisive. Basta lassismo e buonismo d’accatto: dalle istituzioni politiche a quelle scolastiche bisogna lanciare un messaggio chiaro che premi e tuteli i ragazzi virtuosi, castrando sul nascere (anche con pene severe) ogni forma di violenza gratuita e immotivata".