REDAZIONE MODENA

"Picnic e tavolini, sarà l’estate del riscatto"

Ristoratori al lavoro in vista dei mesi caldi. C’è chi ha rinnovato il locale e chi aggiorna il menù. L’obiettivo è farsi trovare pronti

di Paolo Tomassone

Sono gli ultimi cinque chilometri della maratona, quelli più duri, nei quali le forze ti hanno ormai abbandonato e i muscoli non li senti più. L’unico modo per vincere è quello di non perdere la testa e rimanere concentrato sull’orizzonte, sul traguardo che si avvicina sempre di più.

Ecco l’umore dei ristoratori del nostro territorio alla vigilia di Pasqua, una festa di sofferenza da un lato per le chiusure obbligate a causa delle disposizioni anti-Covid.

Ma anche un’occasione per programmare la ripartenza con l’arrivo della bella stagione, ormai imminente: "Se smettiamo di essere ottimisti e non guardiamo avanti ci precludiamo anche il presente". Così la pensa Stefano Corghi, chef del ristorante Il luppolo e l’uva e presidente del consorzio ’Modena a Tavola’. Tra i ristoratori c’è chi ha rinnovato i propri locali, approfittando della chiusura forzata, e chi ha messo mano al menù, chi sta riorganizzando i servizi alla clientela e chi studia nuove formule proprio in vista dei mesi più caldi e della grande voglia generale di socialità. Per Corghi il futuro – è proprio il caso di dirlo – è una sorpresa, quella sorpresa che lo chef ha deciso di inserire nelle uova gourmet vendute in occasione delle festività pasquali. "Nelle nostre uova di cioccolata artigianali – spiega – abbiamo inserito un buono sconto del 10% per una futura cena o un futuro pranzo nel nostro locale, appena le disposizioni del governo lo consentiranno". L’ultimo lockdown è stato l’occasione per sistemare il locale, rinnovare lo spazio interno ma anche quello estivo che verrà sfruttato al massimo nei mesi estivi. "La primavera – continua – porta con sé la speranza di affrontare la bella stagione come quella dell’anno scorso. Abbiamo rinnovato lo staff, potenziandolo, per farci trovare pronti e con un servizio migliore. Siamo tutti molto carichi e vogliamo che sia davvero il mese della rinascita", aggiunge Corghi.

È lo stesso spirito che si respira al ristorante Vinicio di via Emilia Est: "Siamo in attesa di un protocollo che ci permetta di ripartire con il catering, stiamo cercando di tenere calme tutte le spose" scherza Vinicio Sighinolfi che ha dovuto spostare e riprogrammare decine e decine di banchetti nuziali.

"Dopo un anno di pandemia – spiega – ci sono due filosofie di pensiero: chi decide di sposarsi anche a costo di festeggiare a pranzo solo con i parenti più stretti e chi preferisce spostare al 2022 perché non vuole rinunciare al matrimonio di tipo tradizionale con la consueta festa e tanti ospiti".

Queste sono le settimane decisive per fissare il calendario dei prossimi mesi: "Anche quest’anno punteremo molto sulla formula dei pic-nic all’aperto nell’altro locale che gestiamo, la Corte dei Melograni, che durante l’estate 2020 ci ha dato grandi soddisfazioni". Saranno fondamentali le decisioni che il governo Draghi prenderà dopo Pasqua, tenendo conto ovviamente dell’andamento dei contagi. "Siamo pronti a ripartire e fare una stagione estiva bella come quella dello scorso anno – dice Roberta Fini, dal titolare La quercia di rosa di Modena –. Abbiamo approfittato di questo periodo di chiusura per rinnovare il locale e nel farlo abbiamo seguito le regole per una buona convivenza futura con la presenza di questo nuovo virus. Per noi è facile farlo grazie agli ampi spazi sia interni che esterni che la struttura della villa e il parco ci permettono", conclude Fini.