Presi i ladri di gioielli: 14 anziani derubati Si fingevano tecnici del gas o carabinieri

"Metta tutto l’oro al sicuro nel freezer", poi la fuga col bottino. Smascherati dai veri militari: in manette 2 giovani. Denunciato il complice

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Un giorno si fingevano carabinieri: "Signora, suo figlio girava in macchina senza assicurazione. Per toglierlo dai guai deve pagare una cauzione, vanno bene anche 2mila euro". Un altro si spacciavano per tecnici di Hera: "C’è una fuga di gas, presto, mettete i gioielli nel congelatore così in caso di incendio non si rovinano e uscite di casa mentre aggiustiamo la caldaia".

Era senza freni la fantasia dei due truffatori (in qualche caso erano in tre) che tra la fine del 2019 e il 2020 hanno mietuto almeno 14 vittime in tutti e quattro i Comuni del distretto ceramico, in particolare a Sassuolo.

Nel mirino persone anziane, tra i 76 e gli 85 anni, in una circostanza anche un signore disabile, individuate e seguite, a volte anche contattate qualche ora prima de visu o per telefono, per capire se vivessero da sole. Tra soldi e gioielli alla fine hanno accumulato un bottino che supera i 15mila euro. A fine settembre però la pacchia è finita: dopo le numerose denunce i carabinieri della compagnia di Sassuolo – guidata dal maggiore Camillo Giovanni Meo – da luglio hanno avviato le indagini e hanno cominciato a pedinare due sospettati. I sospetti si sono rivelati fondati. La coppia di truffatori è stata sorpresa subito dopo essersi presentata alla porta dell’abitazione di una signora di 85 anni, dicendo di essere dei tecnici del gas intervenuti per cambiare il contatore. Una pattuglia appostata del Norm – coordinata dal tenente Vito Agliano – è riuscita ad arrestare in flagranza gli autori, recuperando e sequestrando anche un falso tesserino di Hera. A quel punto i militari hanno ripercorso tutte le denunce arrivate e tramite le fotografie hanno chiesto alle vittime se riconoscessero i malfattori: in tutto ad oggi sono stati contati 14 casi tra il 2019 e il 2020.

Ai domiciliari, con l’accusa di furto aggravato (perché colpivano persone fragili) in abitazione, sono finiti un 22enne di origine marocchine e un 38enne italiano, con vari precedenti. Assieme a loro è stato denunciato un 41enne nato all’estero, ma domiciliato a Modena. Le modalità di azione delle truffe erano grossomodo sempre le stesse: uno dei componenti si presentava spacciandosi per maresciallo dei carabinieri o tecnico per la manutenzione del contatore dell’acqua o del gas. Approfittando dell’emergenza Covid, faceva per esempio aprire i rubinetti per accertare che l’acqua non fosse contaminata oppure diceva di ravvisare una perdita di gas nell’impianto (utilizzavano anche uno spray urticante di nascosto per dare un senso di soffocamento). La richiesta finale ai malcapitati – sempre rivolta in modo elegante e professionale – era di raccogliere gioielli all’interno del congelatore per metterli al sicuro.

Il tutto mentre i complici attendevano in strada, pronti a salire in casa della vittima per recuperare soldi e monili. La raccomandazione dei carabinieri è di non credere a militari che si presentano e chiedono soldi.

In questi casi occorre chiamare subito il 112. Un plauso arriva dal sindaco di Maranello Luigi Zironi: "L’amministrazione si congratula con i carabinieri di Sassuolo, coordinati dal maggiore Meo, per le brillanti operazioni di questi giorni che hanno portato all’arresto di un imprenditore accusato di usura ed estorsione, e di altre due persone accusate di aver truffato gli anziani".

Gianpaolo Annese