REDAZIONE MODENA

Progetti bocciati, Fratelli d’Italia: "Giusto votare quelle delibere . È la svolta che auspicavamo"

Negrini e Rossini sul respingimento delle proposte del vecchio bando

Daniela Dondi, Luca Negrini ed Elisa Rossini

Daniela Dondi, Luca Negrini ed Elisa Rossini

"Nessuna difficoltà a votare un cambio di passo che chiedevamo da anni, vigileremo affinché il percorso sia corretto nei modi e nelle tempistiche". Chiamati a dare spiegazioni sul voto di lunedì assieme ala maggioranza a favore delle delibere che bocciano i progetti del ’bando Muzzarelli’, Luca Negrini ed Elisa Rossini di Fratelli d’Italia sottolinea come "per noi è fondamentale tracciare una netta distinzione tra passato e presente". Le due delibere, puntualizza Negrini, "mostrano come in passato si sarebbe potuto fare meglio e come oggi si miri a coinvolgere tutti gli attori, incluse le opposizioni, che per troppi anni non hanno avuto voce in capitolo a causa di un modus operandi che escludeva gran parte della rappresentanza cittadina, senza considerazioni ideologiche".

La seconda delibera, prosegue Negrini, "avvia un percorso attraverso i quartieri, un tema su cui ci battiamo da tempo per riconoscere l’importanza delle voci dei consiglieri di quartiere e per favorire il loro ascolto". Inoltre, "permette a chi aveva presentato domande in passato di riproporre il proprio interesse al bando, dopo le dovute modifiche".

Il voto di Fratelli d’Italia "è perfettamente coerente con il prezioso e difficile lavoro portato avanti nella scorsa consiliatura dall’attuale vice capogruppo Rossini, alla quale rivolgo un sentito ringraziamento per non essersi mai fatta scoraggiare da atteggiamenti inappropriati dell’amministrazione precedente".

Anche per Rossini la decisione "è in totale continuità con la posizione assunta da Fratelli d’Italia durante la scorsa consiliatura, in particolare dal 2021, quando si è cominciato a discutere del nuovo piano urbanistico. Non possiamo dimenticare le continue forzature e accelerazioni che hanno caratterizzato il difficile percorso di approvazione del piano. Il ruolo marginale assegnato al Consiglio comunale e ai consiglieri, insieme alle divisioni interne, ha portato all’adozione del piano urbanistico con il solo voto favorevole del Pd, mentre gli altri partiti di maggioranza si sono astenuti e tutte le opposizioni hanno scelto di non partecipare al voto come segno di protesta".

È un piano "che vincolerà la città per decenni, approvato in un clima di forti tensioni, con assemblee pubbliche utilizzate per annunciare decisioni già prese, piuttosto che per promuovere un confronto. Infine, l’avviso pubblico approvato nell’ottobre 2023, che aveva fissato la scadenza per gennaio 2024, ha ottenuto zero manifestazioni di interesse, evidenziando un primo fallimento del piano firmato Muzzarelli. Anche alla seconda scadenza, ad aprile, il numero di manifestazioni di interesse è stato esiguo, con solo 22 richieste, poi ridotte a 19: un numero decisamente risicato per una città come Modena. Questo rappresenta un fallimento non solo di merito, ma soprattutto di metodo".

Le delibere che abbiamo approvato, aggiunge Rossini, consentono di ripartire con il giusto metodo, abbandonando imposizioni e forzature e puntando sulla chiarezza. Ci rendiamo conto che per i proponenti si prospetta un allungamento dei tempi, cosa che non ci fa piacere. Siamo favorevoli a uno snellimento delle procedure, ma siamo convinti che la celerità possa essere raggiunta solo attraverso la massima trasparenza e comprensione da parte di tutti gli attori coinvolti: cittadini, professionisti e imprenditori".

"Da parte nostra – conclude Rossini – continueremo a vigilare sul processo partecipativo, sul rispetto della promessa del sindaco di avere un nuovo avviso pubblico entro dicembre, e sul contenuto dell’avviso".