«Pugnalato all’addome, poteva uccidermi»

Campogalliano, lite stradale sull’A22. Un pregiudicato scende dall’auto e accoltella un carpigiano: «Ha anche tentato di investirmi»

di Emanuela Zanasi

«Eravamo in corsia di sorpasso quando quest’auto è sopraggiunta a tutta velocità, ha cominciato a lampeggiarmi, a farmi pressione; appena ho terminato il sorpasso mi si è piazzata davanti e ha frenato, poi tutto è degenerato in un modo che non avrei mai previsto».

Parla con un filo di voce dal suo letto d’ospedale a Baggiovara raccontando la sconvolgente vicenda di cui è stato vittima.

E’ un 52enne milanese residente a Carpi. Sabato intorno a mezzanotte è stato accoltellato all’addome durante una lite stradale mentre percorreva la A22, di ritorno a casa con la moglie dopo avere cenato a casa del figlio a Bibbiano in provincia di Reggio Emilia.

Un epilogo sconvolgente dopo alcuni chilometri alla «Duel» di Spielberg. Un fendente profondo alla parte destra dell’addome gli ha reciso un vaso sanguigno dell’intestino. I medici l’hanno operato d’urgenza e per fortuna è fuori pericolo, ha una prognosi di trenta giorni.

«Ci stavamo avvicinando all’uscita di Campogalliano – ricorda ancora – questo Suv continuava a seguirmi come se volesse tamponarmi poi mi ha superato e ha inchiodato fino a quando non mi ha stretto contro il guard rail costringendomi a fermarmi in corsia d’emergenza. A quel punto sono sceso e dall’altra auto sono scesi in due, uno di loro è venuto verso di me, ho visto che aveva in mano un coltello e gli ho chiesto che cosa voleva fare, lui ha cominciato a sbraitare mentre mi si avvicinava. E’ stato a quel punto che ho sentito un colpo – prosegue il 52enne asciugandosi le lacrime con un fazzoletto – subito non ho sentito dolore; ero convinto mi avesse dato una spinta, ho reagito, gli ho sferrato un calcio. Poi ho sentito una sensazione di freddo e ho appoggiato la mano sul fianco, sgorgava tanto sangue». In quel momento la sorte gli è venuta in aiuto. L’automobilista ha notato una pattuglia della polizia stradale che passava sull’altra corsia e nonostante il dolore è riuscito ad attirare l’attenzione. L’aggressore è salito in auto e si è allontanato. «Ho cercato di bloccarlo ma stava per investirmi – prosegue l’uomo – mia moglie era ancora in auto con i lampeggianti accesi, le ho ripetuto il numero di targa per non dimenticarlo mentre arrivava l’ambulanza».

La squadra mobile nel frattempo è riuscita a rintracciare l’aggressore nella sua abitazione di Campogalliano.

Si tratta di un noto pregiudicato italiano di 46 anni. Essendo scaduti i termini temporali per procedere all’arresto in flagranza l’uomo per il momento è stato denunciato a piede libero. Sarà il giudice a valutare eventuali misure cautelari per il reato di lesioni aggravate. «Cosa penso del fatto che sia a piede libero? Che potrebbe entrare da un momento all’altro da quella porta. Quell’uomo poteva uccidermi».