
Il tecnico Paolo Mandelli ha apprezzato la prestazione dei suoi, spiegando che la partita era stata preparata per sfruttare il contropiede
Agli allenatori, la prestazione interessa a volte ancor più del risultato pieno. Come detto, qualche rimpianto il Modena ce l’ha ma anche per Mandelli, nei bagagli riportati a casa da Cremona, c’è il modo con il quale i canarini hanno giocato: "La Cremonese è organizzata e arriva in area con tanti giocatori – ha commentato Mandelli - devi essere pronto a concedere il meno possibile, ma devi avere anche la forza e il coraggio di ripartire, non puoi pensare solo a difendere. Si sono create opportunità, i contropiedi li abbiamo creati perché siamo ripartiti bene con qualità, non sono stati casuali. Poi, però, nel momento della partita in cui si poteva fare il terzo gol, ci è mancato quel pezzetto ed è vero. Ma siamo contenti per aver fatto prestazione contro una grande squadra, avremmo potuto portare a casa una vittoria che sarebbe stata tanta roba per i ragazzi che hanno voglia di vincere. Spero di poter fare un blocco di partite da qui in avanti che ci possano proiettare in maniera diversa in campionato".
Sono emerse, e ne sono rimasti impressionati anche i colleghi di Cremona, le qualità di Palumbo. A suo agio con Caso e Defrel: "Giocatore che in certi spazi ha qualità e la fa vedere – ha continuato Mandelli - il Modena ha impostato e previsto che la partita potesse essere così e serviva la loro bravura. Defrel è stato scelto per un motivo tecnico-tattico, con Palumbo e Caso hanno velocità e qualità negli scambi, sapevamo avrebbe messo in difficoltà la difesa della Cremonese. La reazione di Caso? Mi ha buttato via la bottiglietta d’acqua... - ha scherzato il tecnico, per poi puntualizzare - Era arrabbiato perché non era riuscito a concretizzare le sue occasioni. È molto esigente. Ci sta anche che uno possa essere deluso al momento del cambio ma non è stato così".
Una battuta anche sul 9-0 della sua, ex, Primavera nel derby con la Reggiana: "Tanta roba, sono molto contento per il mister e per i ragazzi, li sento ancora un po’ miei". Di Pardo è stato il marcatore numero 17 della stagione: "Dimostra il livello della nostra rosa – ha commentato – molto alto. Ho vissuto un periodo un po’ altalenante e di timore, mi mancava sicurezza. Ho fatto un passo verso questa sicurezza e cerco di averla sempre in ogni partita, conosco il mio potenziale e non dimostrarlo fa arrabbiare. Brivido autogol? Sì, fortunatamente non l’ho data con forza a Gagno ma l’ho ringraziato per averla presa prima che entrasse".
Alessandro Troncone