"Riapro l’hotel Milano, ma è una scommessa"

Amedeo Faenza, titolare della struttura e presidente provinciale di Federalberghi: "Scelta dettata dal desiderio di dare un servizio alla città"

Migration

Ha riaperto i battenti, dopo settimane di chiusura forzata, il Milano Palace Hotel.

Ripartiamo – puntualizza Amedeo Faenza, titolare del nuovissimo 4 stelle in corso Vittorio Emanuele e presidente provinciale di Federalberghi – con il desiderio di dare un servizio alla città, nel momento, peraltro, in cui l’Accademia, che ringraziamo, ha deciso di far tornare gli allievi".

"Siamo consapevoli – precisa Faenza – che, senza aiuti, con flussi turistici esigui verso la nostra città, con l’annullamento delle fiere ed in particolare del Cersaie, la sfida dei prossimi mesi per trovare le compatibilità economico-finanziarie è grande: facciamo insomma una scommessa al buio!. Il ricettivo, come avevamo largamente previsto e rappresentato ai Comuni del territorio, è in pessime condizioni di salute: il 60 % degli alberghi è ancora chiuso per assoluta mancanza di clientela, le nostre proiezioni ipotizzano fatturati sul 2020 drasticamente ridotti, e, anche per il 2021 sicuramente non si potranno registrare significativi miglioramenti".

In un quadro di questo tipo "è inimmaginabile – secondo Faenza – che gli alberghi possano sostenere i medesimi costi aziendali del 2019 e la boccata di ossigeno che arriverà dal contributo a fondo perduto, unita alla liquidità ottenuta da tante imprese tra mille peripezie burocratiche, - precisa il presidente degli albergatori modenesi - non saranno certo sufficienti a garantire la tenuta di un settore che dà lavoro a migliaia di addetti, in media 100 ogni 5 alberghi: anche sul fronte locale devono essere adottate delle misure di sostegno, prima fra tutte un intervento strutturale ed organico sulla Tari, che non può certo essere pagata per oggettiva mancata produzione di rifiuti".

La Camera di Commercio sta lavorando ad un progetto con cui "dare sostegno concreto al tessuto imprenditoriale locale – afferma Faenza – confermando l’attenzione dell’ente verso le problematiche dei diversi settori, provati da mesi di emergenza Covid-19; ma rimaniamo molto preoccupati dal fatto che il Governo non abbia ancora sciolto il nodo importantissimo della responsabilità civile e penale dell’imprenditore in caso di contagio di clienti e dipendenti: una beffa per un comparto che a parole viene definito dalla politica strategico, ma che nei fatti il Governo ha abbandonato a se stesso. Vogliamo comunque continuare a guardare con ottimismo al futuro - conclude Faenza: siamo chiamati ad essere essere coraggiosi e fiduciosi ed al tempo stesso di si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà".