"Richiami Pfizer e pianificazione Servono chiarezza e trasparenza"

Il consgliere di Fratelli d’Italia. Michele Baraciuolo:. "Le dosi sono sufficienti?". Ieri a Modcena 150 nuovi casi

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"Le dosi di vaccino antiCoronavirus sono sufficienti per i ’richiami’ di chi ha già assunto la prima dose? Come procederà il piano vaccinale? Quando sarà il turno degli ultraottantenni?".

A chiedere chiarezza e programmazione sul piano vaccinale antiCovid è, in un’interrogazione, il consigliere Michele Barcaiuolo (Fdi), che ricorda come "è notizia di questi giorni che arriveranno in Italia 165mila dosi di vaccino in meno rispetto a quelle preventivate, peraltro con un preavviso di pochi giorni. Fra le Regioni che subiranno il danno maggiore, ricevendo circa 25 mila dosi in meno, è presente l’Emilia-Romagna, regione in cui sono state vaccinate quasi 114 mila persone e dove da lunedì 18 gennaio sono iniziati i richiami e la somministrazione delle seconde dosi necessarie per la copertura vaccinale secondo i protocolli operativi vigenti".

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale "se le dosi Pfizer, possedute dalle Ausl della Regione Emilia-Romagna, siano sufficienti per garantire i richiami dei soggetti a cui è già stata inoculata la prima dose di vaccino, rispettando la tempistica di tre settimane come previsto dal protocollo nazionale di somministrazione e quali azioni la Regione abbia assunto o intenda promuovere nei confronti dei responsabili dei ritardi e delle mancate consegne delle dosi vaccinali".

Barcaiuolo interroga poi la Giunta per sapere "quando inizierà la somministrazione dei vaccini alla popolazione non afferente alle categorie con priorità (personale sanitario e sociosanitario; ospiti e personale dei presidi residenziali per anziani; persone che hanno dagli 80 anni in su; persone che hanno dai 60 ai 79 anni, persone di ogni età che soffrono di più di una patologia cronica pregressa, immunodeficienze e disabilità) e come la Regione intenda procedere con la somministrazione della prima dose vaccinale alla popolazione non rientrante nelle categorie con priorità".

Intanto a Modena e provincia sono 150 i nuovi positivi (ma non viene comunicato dall’Ausl quanti sono i tamponi eseguiti) e sei le vittime: tre donne di 70, 82 e 90 anni e tre uomini, di 63, 84 e 87 anni.

In Emilia-Romagna invece sono 1.034 i nuovi positivi su un totale di 23.652 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,3%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45 anni.

Sui 463 asintomatici, 297 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 46 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 con gli screening sierologici, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 108 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.