Ripetitore nel mirino. I malumori dei residenti

Sassuolo, scatta la protesta a Borgo Venezia: partita anche una petizione "Sono installazioni che possono arrecare danni. Ci vuole buon senso".

Ripetitore nel mirino. I malumori dei residenti

Ripetitore nel mirino. I malumori dei residenti

Non ci sta, Borgo Venezia. O almeno non ci stanno quelli che a Borgo Venezia ci abitano, e vedono che in prossimità delle loro case sorgerà un ripetitore per la telefonia mobile. Non il primo dei tanti che punteggiano il territorio, non il primo che suscita proteste – vicenda simile, diversi fa, in via Respighi – tra i residenti, che in questo specifico caso prima hanno lamentato, sui social la loro condizione di "cittadini di serie B", poi hanno promosso una raccolta firme i cui esiti, ad oggi, non sono prevedibili. La collocazione del ripetitore, infatti non infrange la legislazione in vigore ed è prevista su un’area privata ancorchè, protesta ci abita nella zona "a poche decine di metri dalle case, e non distante da una scuola elementare". La zona è quella del vecchio frantoio che sorge in prossimità della sponda sassolese del Secchia, area dismessa e peraltro già oggetto di doglianze relative ad uno stato di degrado lamentato a più voci: zona non nuova a lamentele circa criticità oggetto di segnalazioni social e non solo (un incendio devastò parte del frantoio,a ridosso di Natale) che oggi lamenta, di nuovo, disattenzione nei suoi confronti. La petizione anti-ripetitore la si può firmare presso la tabaccheria Campani, storico esercizio situato lungo via Ancora: partita in sordina, oggi conta una cinquantina di firme, ma è appena cominciata, e chissà che non porti qualche risultato.

In via Respighi, infatti, il malcontento dei residenti ottenne il risultato di far spostare il ripetitore all’interno del vicino parco Albero d’oro, ma il contesto urbanistico di Borgo Venezia è molto diverso. Uguale, invece, il disappunto dei cittadini, che dicono di combattere "una battaglia di buon senso: non si vuole di certo fermare il progresso ma soltanto pretendere di concordarne i rischi e i disagi con chi vive nei territori presi di mira per queste installazioni spesso mostruose rispetto al contesto all’interno del quale sono impiantate".