Salvagente per le Dogali in variazione di bilancio

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La riapertura delle piscine Dogali, almeno per la vasca da 25 metri e quella per i bambini, che (come annunciato dalla società di gestione) potrebbe essere decisa dall’assemblea dei soci in programma in questi giorni, si concretizza nella variazione di bilancio che il Consiglio comunale discuterà domani. Uno dei punti, infatti, riguarda la presa in carico degli impianti termici ed elettrici della piscina da parte del Comune, nell’ambito del contratto con la società Ase di Hera, "consentendo a Dogali Ssd di uscire dall’accordo con il precedente gestore", spiega il Comune. L’aumento dei costi energetici, ricorda l’amministrazione, aveva portato la società che ha la concessione per la gestione della piscina a chiudere completamente l’impianto temendo di non riuscire a far fronte alle spese per le bollette. Dopo questo passaggio, sarà il Comune a farsi carico del pagamento diretto delle utenze, come avviene per tutti gli edifici che rientrano nel contratto con Ase, per poi venire rimborsato puntualmente da Dogali Ssd che dovrà comunque garantire la sostenibilità della gestione.

"I costi, quindi, rimangono a carico del concessionario, come è previsto dal contratto, ma con la garanzia del Comune – precisa l’assessore Grazia Baracchi – e tempi più dilatati per i pagamenti: senza rischi, quindi, di vedersi tagliare la corrente da un giorno all’altro". Nell’ambito della variazione di bilancio, i valori economici dell’operazione sono stati indicati ipotizzando un funzionamento dell’impianto a regime, nella sua completezza, e tenendo conto dell’attuale andamento dei costi del gas e dell’energia elettrica. Nella manovra finanziaria, quindi, sono stati previsti 450mila euro per il completamento del 2022, un milione e 130mila euro per il prossimo anno e 915mila euro per il 2024. "Abbiamo lavorato per consentire una riapertura graduale delle Dogali – aggiunge Baracchi – mettendo la società nelle condizioni di poter valutare la decisione di riprendere l’attività. L’emergenza energetica non sta risparmiando nessuno e le piscine, che hanno bisogno di molta energia per funzionare, stanno chiudendo in tutta Italia e in Europa.