Sassuolo, finto povero con Ferrari. Confisca da un milione

Il provvedimento è stato eseguito dalla Finanza nei confronti di un imprenditore settantaduenne

Parte dei beni confiscati all'imprenditore sassolese

Parte dei beni confiscati all'imprenditore sassolese

Modena, 16 ottobre 2020 - I finanzieri del comando provinciale di Modena hanno dato esecuzione ad un provvedimento di prevenzione patrimoniale emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Bologna, con il quale è stata disposta la ‘confisca’ di beni mobili ed immobili per oltre un milione di euro. Il provvedimento è in continuità con il ‘sequestro’ eseguito nell’aprile scorso nei confronti di un imprenditore settantaduenne originario di Reggio Emilia ma da anni residente a Sassuolo, dopo che le indagini dei Finanzieri della Compagnia di Sassuolo avevano messo in luce la palese sproporzione tra i redditi dichiarati negli anni e la consistenza dei beni posseduti e o accumulati anche attraverso la simulata intestazione ai componenti del nucleo familiare (moglie e figlio). In pratica, le attività illecite poste in essere per circa quaranta anni dall’imprenditore gli avevano permesso un tenore di vita ben più elevato rispetto ai propri redditi leciti e dichiarati, al punto che, in un certo momento storico, è riuscito, fa sapere la Finanza, ad acquistare beni lusso per importi significativi tra i quali un’autovettura Ferrari 308 GTS del 1986 ed una imbarcazione da diporto da 12 metri . Più in dettaglio, tra i redditi dichiarati (spesso al limite della soglia di povertà) ed il patrimonio avuto a disposizione nel tempo è stata rilevata una sproporzione per circa 7 milioni di euro a fronte di debiti verso l’erario per oltre 12 milioni di euro scaturenti dalle condotte fraudolente allo stesso attribuibili. La confisca ha riguardato 5 unità immobiliari tutte ubicate in Sassuolo, 6 polizze assicurative, saldi in denaro depositati su 2 conti correnti bancari, nonché numerosi oggetti di valore tra cui monili, orologi (Rolex) e quadri (tra cui spiccano delle opere di De Chirico e di Scuffi).