Scandalo affidi, l’Unione: «Pronti a collaborare con le Procure»

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SUMMIT dei sindaci Area Nord stamane alle 12 sui fatti di Bibbiano, dopo l’iscrizione nel registro degli indagati della dottoressa Federica Pongiluppi. La responsabile del Servizio Minori dell’Unione Comuni Area Nord (Ucman) è finita al centro dell’inchiesta delle Procure di Reggio e di Modena assieme a Nadia Bolognini, già agli arresti domiciliari – è indagata col marito Claudio Foti (a capo del centro Hansel e Gretel di Torino) – per l’inchiesta sugli affidi illeciti della Val D’Enza, e alla presidente della Casa famiglia Madamadore di Parma. Per la Bolognini e per le altre due nuove indagate l’accusa è di abuso d’ufficio. A seguito dell’accesso agli atti fatto dal consigliere provinciale di FI Antonio Platis e dal consigliere dell’Ucman Mauro Neri, è emerso che l’Unione Area Nord aveva conferito un incarico ‘mascherato’ alla psicologa Nadia Bolognini, nonostante fosse già agli arresti domiciliari, tramite la Casa famiglia Madamadore, per una bambina di Mirandola data in affido a una famiglia di Parma. L’esposto, firmato da Platis e Neri, che denuncia l’affido ‘mascherato’ dell’Ucman alla Bolognini, è finito ieri mattina sul tavolo delle Procure di Modena e Reggio. «Siamo a disposizione delle Procure – ha dichiarato ieri mattina il presidente dell’Unione Area Nord e sindaco di Concordia Luca Prandini – e qualora venissero individuate responsabilità personali valuteremo quali procedimenti disciplinari prendere nei confronti della dipendente Ucman. La priorità di noi sindaci dell’Unione è sicuramente la tutela dei minori. Nei giorni scorsi, in veste di presidente – precisa Prandini – ho chiesto chiarimenti al sindaco di San Felice Michele Goldoni, che ha la delega ai Servizi Sociali dell’Unione e so che sta lavorando a pieno ritmo sulla vicenda. Spetta a lui riferire all’Unione. Noi sindaci siamo in prima linea a difesa di bambini e famiglie. Quanto accaduto a Bibbiano è inaccettabile». Fatti, quelli di Bibbiano, collegati a doppio filo alla vicenda pedofili della Bassa modenese quando nel ’97 vennero allontanati da casa sedici bambini. Lo scorso 3 luglio, secondo quanto accertato da FI, l’Unione aveva affidato retroattivamente un incarico alla Bolognini, che sarebbe compatibile come debito fuori bilancio. «Un fatto gravissimo per una pubblica amministrazione» hanno commentato i consiglieri. La vicenda aveva a sua volta fatto scattare una nuova interrogazione parlamentare firmata dal senatore di Fi Enrico Aimi, «per sapere perché dal 2017 la giunta PD dell’Unione aveva scelto, unica in tutta l’Emilia Romagna, di andare a Bibbiano per curare la ragazzina in un centro privato e oneroso». v.bru.