Scontri, poliziotto rinviato a giudizio

QUELL’operazione scattata all’alba di tre anni fa in piazzale Redecocca ha lasciato per lungo tempo uno ‘scomodo’ sapore di violenza. Tensioni, resistenza e agenti e manifestanti feriti; in particolare una ragazzina di 15 anni raggiunta in pieno volto da una manganellata nel corso degli scontri datati maggio 2016 (nella foto). E’ stato rinviato ieri a giudizio e dunque affronterà il processo il poliziotto che colpì con violenza l’adolescente, all’epoca dei fatti 15enne. L’accusa nei confronti dell’agente è quella di lesioni aggravate. Disposto il processo anche per i 12 antagonisti dei centri sociali che quel giorno parteciparono agli scontri mentre, con rito abbreviato, è stata assolta per non aver commesso il fatto un’altra giovane, difesa dall’avvocato Daniela Goldoni, che prestò soccorso alla minore ferita gravemente all’occhio. I disordini erano esplosi a seguito degli sgomberi in Sant’Eufemia: le accuse nei confronti degli imputati, attivisti del Guernica e dello sportello sociale La Rage, vanno infatti da violenza privata, resistenza, invasione di edificio a lesioni.

Il caso è noto, appunto: all’alba del 16 maggio scattò un blitz congiunto di polizia e carabinieri in centro storico, per sgomberare gli edifici occupati da tempo dagli autonomi: l’ex palazzo carcerario di via Bonacorsa e l’ex caserma in Sant’Eufemia. Dentro ad entrambi gli edifici gli attivisti avevano fatto entrare famiglie in difficoltà economiche. Gli sgomberi si erano conclusi all’apparenza senza conseguenze ma poco dopo, in piazzale Redecocca, sede dei servizi sociali, dove erano state fatte entrare nel frattempo le famiglie sgomberate, una trentina di persone, la tensione era salita alle stelle. Gli attivisti, infatti, avevano tentato ripetutamente di sfondare i posti di blocco per entrare nella palazzina: da qui gli scontri sulla scala del Comune e quel video, finito sulla rete, che documentava la resistenza posta in essere da alcuni membri di Guernica e La Rage. Gli agenti, provando ad allontanare l’assembramento, avevano quindi estratto i manganelli, nel tentativo di far desistere gli autonomi e al fine di proteggersi dai colpi e dal lancio di bottigliette. Uno dei colpi sferrati col manganello da uno dei poliziotti aveva quindi colpito la quindicenne al volto. Successivamente la minore, subito soccorsa, era stata sottoposta ad un intervento di ricostruzione dell’osso.

Ora per agente e manifestanti inizierà il processo: la prima udienza è fissata a gennaio.