Terremoto Modena, scossa di 3.8 a Pievepelago. Tutti fuori, nessun danno

Giornata turbolenta con terremoti in mezza Italia, paura e tam-tam sui social. Subito sopralluoghi nelle scuole. Sindaci in contatto con la Protezione civile

Terremoti a grappolo ieri in Italia

Terremoti a grappolo ieri in Italia

È stata avvertita in tutto l’Appennino la scossa sismica di ieri alle 17.48, con magnitudo 3.8 ed epicentro a Pievepelago (esattamente a 8 km dal centro, tra S.Annapelago e il monte Spicchio), e a 14 km di profondità. Un terremoto che arriva nel pieno di una giornata ’turbolenta’ con scosse in mezza Italia; prima Catania, di notte, poi Ascoli Piceno e Teramo, poi ancora Genova e Modena. La terra ha tremato a intervalli quasi regolari ma sarebbero fenomeni, a detta degli esperti, scollegati tra loro. Nel caso del nostro appennino, coinvolta una zona vicina al crinale tosco-emiliano, ed infatti le seguenti scosse di assestamento (la prima di 3.2) hanno avuto epicentro nel comune lucchese di Fosciandora. Si tratta della zona sismica della Garfagnana, che nel versante emiliano comprende Pieve e Frassinoro. La scossa di ieri comunque è stata ben avvertita, non solo nei comuni vicini di Fiumalbo e Riolunato, ma fino a Sestola, Pavullo, Serramazzoni, Montefiorino e Lama Mocogno: il sindaco Pasini ha riferito che è stato sentito molto bene e al terzo piano del municipio hanno oscillato gli armadi. Una testimonianza parla di averlo avvertito ad un 5° piano di Castelfranco Emilia. Molta gente in strada e social invasi di commenti, con testimonianze subito dopo il boato sismico: "Che botta! Pareva una magnitudo ancora superiore!" scrive Giorgia. Daniele: "Ero in moto tra S.Annapelago e Rocca, e quasi perdevo l’equilibrio. Ho capito dopo che era stata una scossa sismica". E ancora, Claudio: "In casa è tremato tutto, si sono aperti alcuni sportelli". Tante le chiamate ai vigili del fuoco e subito sono partiti i sopralluoghi sul territorio, in particolare nelle scuole, con gli agenti del corpo Polizia locale del Frignano, tecnici comunali, mentre gli amministratori sono rimasti in stretto contatto con la Protezione Civile regionale per valutare provvedimenti e seguire la situazione.

Verso sera, non segnalati danni. Nei giorni scorsi si era registrata una bassa attività sismica in questa zona, con una serie di eventi di scarsa intensità (tra magnitudo 1 e 2) non avvertiti dalla popolazione, altre dieci lievi scosse di assestamento (massimo 1.9) registrate ieri sera. Queste scosse seguono quelle di magnitudo 3.9 in provincia di Ascoli Piceno, quella della provincia di Genova di magnitudo 4.1 e magnitudo 3.2 in Calabria. "Quella dell’alto Frignano –ha precisato la Protezione Civile – è una area non nuova a scosse di terremoto, legate soprattutto alla zona sismica della Garfagnana". Il pensiero di molti è andato al 23 gennaio 1985 quando, dopo una scossa del sesto grado Mercalli in Garfagnana, il Tg1 delle 20 annunciò che c’era la possibilità di un forte sisma nelle 48 ore successive sino all’alto Frignano. Tutto poi andò bene, senza altre scosse, ma in Appennino, è stato da poco ricordato il centesimo anniversario del sisma che il 7 settembre 1920 interessò Garfagnana, Lunigiana e Appennino Modenese, con 150 morti (di cui 3 nel Frignano).