Scuola media Galilei di Maranello

In occasione della Giornata nazionale sul tema, gli studenti ricordano le stragi di Capaci e via D’Amelio: "Mai dimenticare"

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23 maggio 1992, ore 17 e 58, svincolo Capaci, Isola delle Femmine. 500 chili di tritolo fanno saltare un tratto dell’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, esattamente nel momento in cui la macchina del giudice Giovanni Falcone e quelle della sua scorta transitano in direzione di Palermo. Nell’attentato di stampo mafioso, perderanno la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, mentre altre 23 persone rimarranno ferite. Il 19 luglio dello stesso anno perderà la vita in via D’Amelio a Palermo, sempre per mano della mafia, anche il giudice Paolo Borsellino. Per non dimenticare, dal 2002 il 23 maggio viene celebrata la Giornata Nazionale per la Legalità il cui scopo è quello di incoraggiare nelle scuole e non solo attività didattiche mirate alla cultura del rispetto e della legalità per una cittadinanza attiva, responsabile e partecipe. La giornata non è dedicata solo alla lotta contro la mafia, ma è anche giornata di protesta verso gli atti di illegalità come spaccio, i furti, le molestie, le risse, senza escludere poi i numerosissimi atti di bullismo. Può capitare che alcuni ragazzi siano tentati dai guadagni facili, cedano alle false prospettive di una vita fatta di eccessi e si lascino coinvolgere da organizzazioni criminali dalle quali sarà difficile liberarsi. A parer nostro la legalità è essenziale per la realizzazione di una società in grado di sostenersi, poiché nella libertà totale sarebbe impossibile la vita in relazione con gli altri. Compiere atti al limite sta diventando quasi un vanto tra i giovani; non è più un fatto isolato infatti, il comportamento violento dilagante tra gli adolescenti. I più giovani sono i protagonisti delle ’baby gang’ che seguono, sempre più spesso, le associazioni malavitose. In conclusione vorremmo affermare che la giornata in ricordo della strage di Capaci costituisce per noi un simbolo della lotta contro la mafia, ma anche una vera propaganda contro lo smarrimento dei giovani. Oltre a seguire la legge, bisogna non aver paura di segnalare, denunciare, urlare contro le tante ingiustizie, le corruzioni, gli abusi. Questa la funzione della memoria. È importante ricordare che "Gli uomini passano, le idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”"(Giovanni Falcone).

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