Seggiovia a Pievepelago, la Lega: "Costi lievitati e cantiere fermo" Ma il Comune: "Polemiche sterili"

"La nuova seggiovia, l’opera più importante e attesa per il Comune di Pievepelago, resta ancora nel libro dei sogni e nonostante dovesse essere pronta a ottobre 2019, il cantiere è di fatto paralizzato". A sollevare polemica è la Lega nord per voce del senatore Stefano Corti insieme al consigliere regionale Lega Stefano Bargi. "Dal Consiglio comunale di Pievepelago abbiamo scoperto non solo che la giunta Pd non aveva ancora trovato un accordo con l’Ente Parco vincolante per l’avvio dei lavori, ma che in base all’accordo appena sottoscritto, i costi aumenteranno di circa 500mila euro sui 2 milioni complessivi. Questo è l’ennesimo esempio – attaccano – del pressappochismo della sinistra e del sindaco, Corrado Ferroni. Solo ora il sindaco assicura che il cantiere partirà a brevissimo. Bene, ma gli operatori turistici in attesa che il Comune di Pievepelago mantenga le sue promesse cosa debbono fare? Sarò loro garantito il reddito di cittadinanza tanto caro a Pd e 5 stelle?".

"Il no dei tre consiglieri di opposizione a questo accordo penalizzante per le casse comunali e assolutamente fumoso sulla tempistica, è un atto di responsabilità doveroso – commenta Stefano Marchetti, referente Lega per Pievepelago –. I cittadini meritano risposte chiare e trasparenza e purtroppo il sindaco non sembra in grado di garantirle".

Pronta la replica del sindaco Corrado Ferroni: "Spiace che la minoranza consiliare prosegua a strumentalizzare politicamente gli argomenti di cui limitatamente non vedono le prospettive future. In Consiglio comunale si è approvato un accordo di programma col Parco del Frignano non solo per l’immediato riposizionamento della nuova seggiovia Poggio Scorzatello (comunque nel solito tracciato della precedente), ma per suggellare a monte le progettualità e le prospettive di sviluppo dell’area. La stima dei costi aggiuntivi (di cui 250mila per lavori di interramento) è una stima ‘macro’, che ci permetterà di verificare le possibilità di investimenti tra pubblico e privato per usufruire dell’area tutto l’anno e non solo in inverno. Limitarsi a polemiche sterili e strumentali non aiuta di certo lo sviluppo dell’area".