
Il ‘sentiero delle cascate’ di S.Annapelago è già divenuto meta di centinaia di escursionisti e sta per essere legalizzato formalmente. Nel mentre, un video delle cascate con drone dell’esperto Fausto Baldanzi ha superato in poche ore le mille visualizzazioni su youtube. Visitabili tutte, in circa 5 ore, sono le sei suggestive cascate della Cascadora, del colle dei Rioo, del Terzino, della Bandita, del Pisano e di Sassorso, lungo il Rio Valdarno e il Fosso del Terzino.
Fabrizio Bernardi di S.Annapelago, che è stato tra gli ideatori e realizzatori dell’iniziativa, spiega: "Mi è stato comunicato dal presidente dimissionario dell’Associazione La Montagna di Vignola che il loro esecutivo ha deliberato di rinunciare alla collaborazione, stipulata verbalmente fra me e l’allora presidente Ettore Pasini, per il miglioramento del sentiero delle Cascate. Sono stato quindi invitato ad asportare il logo della segnaletica e dai depliant pieghevoli e di qualsiasi altro riferimento alla loro Associazione. Ne prendiamo atto ma noi non ci fermiamo qui. Visto, l’incredibile successo del 2020 e l’abbandono della associazione, abbiamo deciso di legalizzare la nostra iniziativa apprestandoci ad istituire una associazione Santannese al fine di gestire nel migliore dei modi il Sentiero delle Cascate. Intendiamo anche proporre al Parco del Frignano due nuovi sentieri, molto interessanti, collegati entrambi con il primo. Sempre però ripristinando vecchi sentieri usati dai boscaioli, dai pastori e dai viandanti. Premetto – prosegue Bernardi – che a tutt’oggi per il nostro sentiero non è ancora terminato l’iter per l’iscrizione al catasto regionale dell’Emilia-Romagna. Nei mesi scorsi abbiamo avuto contatti con i responsabili del Parco del Frignano molto interessati al nostro progetto e propensi ad avviare un rapporto di collaborazione. Il nostro scopo è quello di creare un piccolo comprensorio di sentieri tematici ad anello con partenza ed arrivo a Sant’Annapelago recuperando tutta la storia del nostro paese. Per chi non lo sapesse il nostro territorio è stato l’ultima parte della grande foresta denominata Selva Romanesca ad essere avviata alla silvicoltura nel tardo ‘500 ed attraversata dall’antica via del Saltello, la via transappenninica di epoca Bizantina che collegava Ravenna al porto di Luni".
"È nostra intenzione – conclude Fabrizio Bernardi – creare un sito internet: chi volesse partecipare alla nostra iniziativa sarà informato su un apposito gruppo dove saranno ben accetti pareri proposte e collaborazioni". Lo scorso anno furono stimati oltre 6mila visitatori in pochi mesi per il percorso escursionistico che raggruppo le sei suggestive cascate. Questa primavera, appena sciolta la neve, i volontari hanno ripreso a rendere sempre più agibili e sicuri i percorsi.
Giuliano Pasquesi