Sessualità e affettività, corso per giovani disabili

E’ rivolto anche a famiglie ed educatori. "Così si completa l’inclusione"

Un corso di affettività-sessualità per ragazzi con disabilità cognitiva, famiglie ed educatori. E’ Loveability, organizzato dall’Onlus Ness1escluso in collaborazione con il consultorio di Modena e presentato ieri mattina, presso i locali della Cittadella Vis Modena.

Il corso, finanziato attraverso i fondi del bando Play District spazi civici di comunità, si propone come una riflessione sul come vivere consapevolmente la propria sessualità e affettività passando attraverso una maggior la conoscenza di se stessi e del proprio corpo.

Il progetto è pensato per essere un momento di confronto e di crescita per tutti i partecipanti, con l’obiettivo di creare una rete di supporto e di scambio di esperienze tra famiglie, ragazzi e operatori che offra strumenti e risorse utili per facilitare la consapevolezza e comprensione delle proprie emozioni, desideri e sentimenti legati alla sfera affettiva e sessuale. Alla presentazione, ieri, erano presenti la dottoressa Marcella Vaccari, Fabio Galvani, ideatore del progetto Ness1 Escluso, che offre la possibilità di praticare attività sportiva in modo gratuito a persone con disabilità cognitive o disturbi dello sviluppo, Andrea Spanò, Ausl e l’assessora Grazia Baracchi, che ha sottolineato come sia fondamentale non guardare alla disabilità, ma guardare ai ragazzi come persone nella loro interezza, contribuendo ad ampliare la loro vita sociale. "Questo progetto è nato dall’ascolto dei ragazzi, accompagnandoli nell’attività sportiva – sottolinea la dottoressa Vaccari – il nostro progetto si occupa anche di giovani adulti, che hanno una vita affettiva e sessuale. Nella quotidianità vediamo la loro scoperta dell’altro sesso, della loro emotività e sessualità. Per questo – sottolinea – ci siamo resi conto di come ci fosse un buco nei progetti e percorsi abilitativi e abbiamo pensato, in sinergia con i consultori, di creare questo percorso rivolto ai giovani ma anche a chi li accompagna nella loro vita, familiari ed educatori".

"Significa completare un percorso – spiega Galvani – metterci a disposizione vuol dire sentirci parte integrante della comunità. Tutti possono partecipare e vengono divisi ragazzi e ragazze per poter lavorare in ogni incontro in piena libertà, per conoscere se stessi, le proprie pulsioni, la propria sessualità". Il 28 maggio, a Roma, presso la Sala del Cenacolo si terrà tra l’altro un evento informativo con il focus sport e disabilità organizzato da Nesslescluso, promosso dall’Onorevole Stefano Vaccari.

v.r.