«Siamo certi che da lassù ci proteggerà per sempre»

Cordoglio e tanti messaggi sui social Autorità, cittadini e sportivi uniti nel dolore. Il Sassuolo calcio: «Era un grande amico dei colori neroverdi». Lapam: «Perdiamo un amico»

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Da alcuni mesi la sua voce si era fatta sempre più flebile. «Ho difficoltà a parlare, sono stato tre mesi all’ospedale». Ma non gli mancava la consueta battuta scherzosa per sdrammatizzare: «Non esco ancora dalla mia stanza, ma non sono in clausura». Venerdì una nuova crisi, il ricovero in ospedale e il decesso alle 2,18 di ieri. Aveva 92 anni padre Sebastiano Bernardini, il frate volante, il frate vulcanico, super attivo e sempre pieno di progetti a favore del prossimo.

«Io sono un paracadutista, un acrobata, uno zingaro della Chiesa. Mi butto, vado d’istinto», è una delle sue giustificazioni quando veniva elogiato per la sua intraprendenza. Questa sera e domani, alle 20, nella cappella di Francesco e Chiara, dove è stata allestita la camera ardente, sarà recitato il santo rosario. Due le funzioni funebri: una martedì alle 9,30 nella chiesa del frati e alle 14 nella parrocchia di Sant’Antonio a Sassuolo. La salma verrà tumulata nel cimitero di Verica dove riposano sue sorelle e dove ci sono le tombe dei suoi genitori, i venerabili Sergio Bernardini e Domenica Bedonni, i cui resti, nel 2017, sono stati traslati nella Chiesa dei Padri Cappuccini di Pavullo. La notizia della morte di padre Sebastiano si è diffusa in un baleno ieri mattina. Già alla santa messa delle 9.30, la chiesa era piena di Pavullesi, di persone arrivate dai dintorni e da Sassuolo, cittadina quest’ultima della quale padre Sebastiano era cittadino onorario. La funzione religiosa l’ha presieduta il fratello di Padre Sebastiano, Padre Germano, vescovo emerito di Smirne, con padre Paolo Grasselli. Poco dopo, la salma è stata portata nella cappella del Centro servizi per la terza età Francesco e Chiara ed è iniziato un continuo pellegrinaggio di amici, di conoscenti, di autorità e degli ospiti della struttura voluta e realizzata da padre Sebastiano. Fra i primi, Gianni Bellesia, fotografo di Moglia, che ha ricordato il suo grande amico, «compagno di tante avventure, in televisione, nelle zone di guerra nei Balcani, e di tanti viaggi umanitari in giro per il mondo». Tantissimi i messaggi apparsi ieri sui social, fra i quali: «È morta una gran persona che ha dato tutto per il prossimo. Riposa in pace». La pagina dell’associazione ‘Sei di Pavullo se...’ gli ha dedicato la foto di copertina. Espressioni di cordoglio da parte del sindaco di Sassuolo Francesco Menani: «Mi ha telefonato pochi giorni fa - ha detto - ringraziandomi per l’iniziativa di mostrare alla città il suo Presepe itinerante. La sua voce era tremolante, ma ha cercato di rassicurarmi che stava bene. Sono certo che da lassù ci proteggerà sempre. R.I.P. Padre Sebastiano». Il Sassuolo calcio: «E’ venuto a mancare un grande amico dei colori neroverdi e una delle figure che più ha inciso nella vita di tanti Sassolesi coinvolti nelle sue numerose iniziative per la comunità del nostro territorio». Lapam Confartigianato: «Padre Sebastiano ha saputo coniugare una grande fede con la capacità di agire e di sostenere attività benefiche per il territorio. Sapeva coinvolgere, aveva una naturale simpatia e una umanità ricca e profonda. Perdiamo un grande amico». Walter Bellisi