JACOPO GOZZI
Cronaca

Sicurezza, furia centrodestra : "Camporota scelta sbagliata. In giro bande senza controllo"

Bilancio dei partiti dell’opposizione dopo un anno di giunta Mezzetti: "Amministrazione bocciata". Rifiuti: "Tante contraddizioni". E sui grandi contenitori "grava il rischio che diventino dormitori"

Gli esponenti del centrodestra

Gli esponenti del centrodestra

Modena, 15 giugno 2025 – Sicurezza, urbanistica e raccolta differenziata. A un anno dall’insediamento della Giunta Mezzetti restano questi, secondo l’opposizione di centrodestra (nella foto gli esponenti), i nodi principali da sciogliere a Modena. La riflessione riparte dalla richiesta rinnovata di dimissioni da parte dell’assessore Alessandra Camporota. "L’assessore alla Sicurezza – attacca Luca Negrini, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale – risulta completamente assente: non interviene pubblicamente, non si esprime in aula e non prende posizione sulla stampa. Oggi, la percezione diffusa tra i cittadini è che non sia adatta a questo ruolo. La scelta dell’amministrazione si è rivelata sbagliata e, di fronte a una situazione così delicata, è legittimo chiedere un passo indietro". Il capogruppo di Fd’I ha citato anche la questione del taser. "Nei giorni scorsi – aggiunge Negrini – l’ex sindaco con delega alla Sicurezza, Gian Carlo Muzzarelli, ha esultato per il ‘no’ al taser, definendolo un’arma che porta alla morte, palesando un approccio ideologico che non può di certo giovare alla sicurezza degli agenti".

Anche per la Lega, la priorità resta la questione sicurezza. "Tante volte – ha rimarcato Caterina Bedostri, segretario cittadino della Lega – le persone ci chiamano e ci chiedono di intervenire su diversi temi: dalle bande giovanili al decoro nei luoghi più critici di Modena. Mentre l’amministrazione continua a dire che va tutto bene, la situazione è tragica. Forza Italia invece ha posto l’accento sul tema della differenziata. "Rispetto ad altri comuni – denuncia il capogruppo comunale Piergiulio Giacobazzi – il programma di Modena sulla raccolta differenziata è partito con anni di ritardo, e ha generato un sistema costoso e inefficiente. Il ripensamento avvenuto con la giunta Mezzetti ha comportato varie contraddizioni: una su tutte, il censimento di Hera, che attualmente riguarda solo il centro storico e potrà dirsi concluso, a nostro avviso, tra tre o quattro anni. In accordo con il Comune, in centro, Hera ha imposto a diversi condomìni l’installazione del cosiddetto ‘nottolino’, un sistema di accesso al portone di cui solo Hera possiede le chiavi. A tal proposito, ci giugnono segnalazioni da cittadini secondo cui, a seguito del cambio delle cooperative incaricate del servizio, molte chiavi sarebbero andate perse. Di fatto, oggi, le chiavi dei portoni di interi palazzi sono in mano a persone sconosciute, e talvolta nemmeno Hera sa esattamente quali cooperative agiscano nei singoli complessi abitativi".

Il consigliere di Modena in Ascolto, Andrea Mazzi, sostiene che certi provvedimenti di questa giunta nascano dalle divisioni del centrosinistra modenese. Mentre il vice-capogruppo di Fratelli d’Italia, Elisa Rossini, ha parlato di urbanistica. "Nel decennio Muzzarelli – sottolinea Rossini – abbiamo più volte denunciato una mancanza di visione, che si è manifestata in modo evidente con l’arrivo dei fondi del Pnrr. È il caso dell’ex Sant’Agostino e delle ex-Fonderie: due grandi contenitori, ancora oggi privi di contenuto. A ciò si aggiunge il progetto sull’ex Fonderia Corni: un intervento problematico sia dal punto di vista urbanistico che edilizio, pensato per studenti e lavoratori, ma destinato a trasformarsi in un dormitorio vuoto a causa dei costi elevati e delle caratteristiche architettoniche che ricordano modelli già fallimentari, come lo studentato di via delle Costellazioni o l’R-Nord".