Spilamberto, centrodestra attacca «Chi non programma alza le tasse»

Forte: «L’amministrazione ha puntato troppo in alto e adesso deve mettere le mani in tasca ai cittadini»

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«Aumentare le tasse significa incapacità di programmazione con le risorse a disposizione, aver puntato troppo in alto e continuare a farlo. E il nostro sindaco, ora costretto a mettere le mani nelle tasche dei cittadini, oltretutto se ne vanta». La lista di centrodestra ’Prima Spilaberto’, capitanata da Maurizio Forte (foto), commenta così l’aumento Irpef da 35 euro in media pro capite annunciato da Costantini nell’ultimo Consiglio comunale, mentre illustrava il bilancio di previsione 2020.

«Anziché recuperare dal taglio degli sprechi, cosa fa? – continuano dalla lista riferendosi al sindaco – Aumenta le tasse. E durante lo stesso Consiglio ’Pd & Co.’ hanno approvato una variazione di bilancio sul 2019 da 360mila euro, che conferma la già citata incapacità di programmazione. Costantini ha parlato di progetti per la scuola, e un minuto prima aveva incassato il voto dalla maggioranza per un taglio da 90mila euro proprio alla scuola. Non poteva tagliare altrove? Altri tagli significativi riguardano temi a noi molto cari: il verde e il decoro, 150mila euro, la viabilità, 110mila, la manutenzione del Panarock, 10mila, il canile, 177mila... La risposta ve la anticipiamo: ’Tranquilli, si farà tutto nel biennio 2020-21’».

«È il prototipo – conclude ’Prima Spilamberto’ – dell’amministrazione di sinistra: tasse e ideologia. Le priorità continuano ad essere marce di solidarietà, cittadinanze onorarie, ius soli, cambiamenti climatici e patrocinio al Festival della Migrazione. Ovviamente sempre a carico di tutti i cittadini».