Ritardo nei pagamenti, concordato per la Stabellini e le sue 9 società

San Felice, avanzata la richiesta: l’azienda prosegue l’attività

L’avvocato Davide Guidi

L’avvocato Davide Guidi

San Felice (Modena), 23 febbraio 2017 - Un'altra azienda in stato di crisi per i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, e quaranta dipendenti il cui futuro è purtroppo incerto. La Stabellini srl, in via Dell’Artigianato a San Felice, l’impresa di costruzioni fondata da Alcide Stabellini nel ’58, che ha passato il testimone ai figli Carlo e Giovanni, con le sue nove controllate allunga le fila delle società impegnate nella ricostruzione e che nel post sisma sono finite in ginocchio per la burocrazia, la complessità delle pratiche, i ritardi nei pagamenti. Concetti, quest’ultimi, espressi l’altro ieri nell’intervista al Carlino da Rete Imprese Italia e dall’ingegner Roberto Ferrari, imprenditore e presidente edile di Confartigianato.

Ci sono imprese costrette a pagare centinaia di migliaia di interessi passivi a causa dei ritardi nei pagamenti. «A cinque anni dal sisma – ha denunciato Rete Impresa – permane il problema dei pagamenti alle imprese della filiera». I subappaltatori, come elettricisti ed idraulici, devono attendere che l’impresa incassi per essere pagati e anticipare le loro fatture in banca per pagare operai e materiali, ma se entro sei mesi la Regione non paga devono rientrare di quanto ricevuto a titolo di anticipo, anche stipulando mutui».

Dove non è arrivata la crisi del 2008 tanto hanno fatto, in termini di danni e di calo vertiginoso di fatturato, il post sisma e la burocrazia. Ieri mattina, il legale della Stabellini, Davide Guidi, con studio a Modena, che segue il caso assieme allo studio Masella sempre del capoluogo, ha depositato in Tribunale la richiesta di concordato in continuità, in attesa della nomina del commissario giudiziale. «La Stabellini srl – dichiara l’avvocato Guidi – ha depositato la richiesta di concordato in continuità con l’obiettivo principale di proseguire l’attività d’impresa e con l’intento di portare a termine le iniziative intraprese sotto l’egida e con il controllo del Tribunale». Il caso ‘Stabellini’ ricorda, per alcuni aspetti, quello della Fratelli Baraldi, finita in concordato per i ritardi della Regione nell’emissione della Cambiale Errani. «Se i tempi di pagamento delle fatture sono a 700 giorni, come purtroppo è successo al mio cliente, è normale – chiosa Guidi – che le società falliscano o siano in forte difficoltà, senza contare che il sistema bancario creditizio non ha per nulla supportato la piccola e media impresa. Da una parte, il sisma ha dato impulso all’economia, dall’altro la burocrazia e i ritardi di emissione hanno messo in seria crisi le aziende, e viene da pensare – commenta l’avvocato – che le risorse finanziarie, di cui sempre ha parlato la Regione, di fatto non ci siano se la pubblica amministrazione blocca, con la burocrazia, i pagamenti». Una situazione drammatica quelle di molte imprese nella Bassa modenese, molte delle quali hanno definitivamente chiuso i battenti. Questo tipo di concordato garantisce che tutti i creditori siano trattati allo stesso modo.