VINCENZO MALARA
Cronaca

Modena, Stazione Piccola inagibile, sarà chiusa

Aggravati i danni del sisma del 2012. Il barista Luca Ferri: "Così rischio di fallire"

Luca Ferri è il titolare del bar, una delle ultime attività rimaste

Modena, 27 dicembre 2017 - La scoperta che non ti aspetti e la stazione Piccola viene dichiarata inagibile. È successo una manciata di giorni prima di Natale con un’ordinanza d’urgenza emanata dal Comune. Due i destinatari principali: i proprietari della struttura in piazza Manzoni – la Rete Ferroviaria Italiana – e Luca Ferri, titolare (in affitto) di una delle ultime attività rimaste nel complesso, il bar Piccola Stazione. Motivo? La grave pericolosità del solaio al primo piano. A metterlo nero su bianco è una relazione dell’ingegnere Pietro Paci, direttore dei lavori di miglioramento sismico sull’edificio in capo alla Regione.

Nella perizia si parla, in particolare, "di un visibile aggravamento della situazione" con "la presenza di un visibile quadro fessurativo di lesione da distacco, già rilevato in seguito al sisma del 2012, e aggravatosi". Nell’ordinanza si cita "la concreta e attuale pericolosità per l’incolumità pubblica, soprattutto con riguardo all’area sottostante e, nello specifico, agli spazi utilizzati dal bar". Il Comune chiede alle Ferrovie di provvedere immediatamente e, comunque, non oltre tre giorni "a inibire l’accesso all’intero locale" e procedere con la "tempestiva messa in sicurezza" della struttura. Fino al ripristino delle normali condizioni di funzionalità "l’intero edificio (compreso il bar) è da considerarsi inagibile".

Per l’amministrazione non c’erano alternative: dopo la segnalazione del problema, l’ordinanza era obbligatoria per questioni di sicurezza. Tempo 24 ore e per il titolare del bar è arrivato anche il provvedimento di sospensione dell’attività di somministrazione alimenti e bevande. Già da oggi, in pratica, le serrande dovranno rimanere abbassate pena multe salatissime. "Per me è stato un fulmine a ciel sereno – spiega ancora incredulo Ferri –. Da mesi sono in corso dei lavori di ristrutturazione, non avrei mai pensato di ricevere un ordine di chiusura. Col mio avvocato farò immediatamente ricorso al Tar. Rischio di fallire. Ho otto dipendenti e chiudendo il bar verrà meno un presidio importante per la sicurezza serale". E con solo 72 ore di preavviso è scattato subito lo sgombero dei locali dagli arredi. "Sono qui da più di vent’anni e ho arredato tutto io da cima a fondo".