Giorgia De Cupertinis
Cronaca

Strade scolastiche, via al test: "Dai pericoli all’alta velocità, dobbiamo tutelare i nostri figli"

Ieri la prima sperimentazione in via della Scienza davanti alla scuola dell’infanzia ’Saliceto Panaro’. Paltrinieri: "Sono luoghi sensibili. Un’area chiusa al traffico garantirebbe la sicurezza dei più piccoli".

Test sulle strade scolastiche

Test sulle strade scolastiche

Modena, 4 maggio 2024 – Bambini che si muovono in bicicletta, a piedi, insieme a un compagno di classe oppure con mamma e papà. Qualcuno pedala, qualcun altro ne approfitta per una passeggiata sotto il sole. Il tutto, in piena sicurezza. Non è un’utopia, ma lo scenario che offrono le cosiddette "strade scolastiche", cioè strade in prossimità di una scuola in cui viene bloccato temporaneamente il traffico affinché tutti possano muoversi intorno all’edificio senza pericoli. Pericoli che, come ricorda Davide Paltrinieri (presidente del consiglio di gestione della scuola di infanzia Saliceto Panaro) sono ben più di uno e si estendono su tutto il territorio, continuando così a ostacolare la sicurezza delle nostre strade e mettendo a rischio, in modo particolare, soprattutto pedoni e ciclisti. "Le macchine sono sempre più grandi – spiega – e la visibilità sempre più ridotta, specialmente quando si tratta di un bambino, ben più minuto e piccolo di un adulto, che spesso rimane così nascosto alla vista di chi guida un suv o un’auto di grandi dimensioni. In tanti, inoltre, non rispettano nemmeno i limiti di velocità, che rappresenta uno dei problemi principali della nostra sicurezza". Così, per invertire la rotta almeno nei luoghi più sensibili, servono nuovi progetti da sperimentare, come appunto la strada scolastica "testata" ieri mattina (dalle 7.30 alle 9) e ieri pomeriggio (dalle 15.15 alle 17.15) in via della Scienza 66, dove si trova la scuola d’infanzia di Saliceto Panaro, grazie all’impegno di sei associazioni (Modena30, Aria, ISF - Ingegneria Senza Frontiere Modena, Genitori ECOattivi, Comitato Cittadini di Modena Est, FIAB Modena).

"Di strade scolastiche a Modena, per il momento, non ce ne sono ancora. Anche se auspichiamo che la rotta venga invertita al più presto – continua – l’unica è quella delle scuole Marconi in via Canaletto sud, dove in quel caso i parcheggi sono stati trasformati in un’area con panchine e aiuole. Si tratta di un intervento che tutela studenti, famiglie, migliorando la sicurezza durante l’orario di ingresso e d’uscita dei ragazzi a scuola. In altre città di Italia esistono persino le ‘piazze scolastiche’, dove l’unica differenza è che la misura in quel caso rimane permanente". Dopo aver fatto chiarezza, Paltrinieri sottolinea anche i benefici che le strade scolastiche potrebbero garantire ai cittadini se messe in atto.

"Qualcuno senz’altro penserà all’eliminazione dei parcheggi. Ma è ben più grave che i nostri figli, molti dei quali si recano autonomamente a scuola, non siano tutelati. Una strada scolastica garantirebbe uno spazio in cui muoversi senza paura, ma soprattutto consentirebbe uno spazio dove socializzare. Bisogna educare le nuove generazioni a una vita più sostenibile ed il tragitto casa-scuola può essere un buon momento per farlo: si guadagna anche in salute. Pensiamo soltanto alla quantità di smog in meno davanti alle scuole. E pensiamo anche ai benefici che ci regala una passeggiata in più, piuttosto che salire in auto soltanto per fare duecento metri". I dati del Pums, infatti, sottolineano come il 12% degli spostamenti in auto sul territorio modenese è per un tragitto inferiore a un chilometro. "Ieri abbiamo usato vernice temporanee con amido di mais per cominciare a dare visibilità alla strada e per fare capire che lì vicino c’è una scuola, mettendo in atto la prima sperimentazione in occasione della campagna europea Street For Kids. Il prossimo venerdì faremo lo stesso in via Frescobaldi, davanti alla scuola primaria".