VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Studente sospeso a Modena, ecco le foto e i video: "I controlli ci sono stati, è la verità"

Stefano Cavazzuti, legale di Damiano: "Il mio cliente ha semplicemente espresso delle problematiche Non ha mai diffamato nessuno. Dimostrarsi critici non significa denigrare o ledere la dignità altrui"

Modena, 11 febbraio 2024 – Studenti in fila nel cortile della scuola. Alcuni alzano le braccia mentre altri ‘abbandonano’ il proprio zaino nell’atrio dell’istituto, così come ‘ordinato’. Da una parte c’è la dirigente del Barozzi che ’accusa’ Damiano, lo studente 18enne, di diffamazione, ritenendo le sue affermazioni circa presunte perquisizioni avvenute l’ultimo giorno di scuola non veritiere.

Le immagini e i video che dimostrerebbero quanto dichiarato da Damiano, lo studente di 18 anni sospeso al Barozzi. Il suo legale: «Lui ha detto la verità, tutti gli studenti lo sanno bene»
Le immagini e i video che dimostrerebbero quanto dichiarato da Damiano, lo studente di 18 anni sospeso al Barozzi. Il suo legale: «Lui ha detto la verità, tutti gli studenti lo sanno bene»

Dall’altra, però, ci sono immagini e video che parlano chiaro: studenti in fila dinanzi all’ingresso della scuola in attesa di essere controllati prima di entrare nell’edificio. Non ci sono solo immagini ma anche dichiarazioni: "L’ultimo giorno di scuola dello scorso anno tutti gli studenti erano ammassati davanti alla porta poiché la vicepresidenza e soprattutto la la preside faceva entrare gli studenti 2/3 massimo alla volta in modo ambiguo, poichè facevano entrare con le mani in alto in modo che potessero controllarti la borsetta e prenderti lo zaino, lasciandolo nell’atrio incustodito". "Era aperta solo una porta – racconta un altro studente – e davanti erano posizionati dei bidelli che controllavano lo zaino a chiunque ce l’avesse e dicevano di entrare nell’istituto alzando le braccia. Sembrava di stare in una prigione. Mi sono anche dovuto togliere la felpa".

“Damiano ha semplicemente espresso, nella sua qualità di rappresentante degli studenti dell’Ites Barozzi, le molteplici criticità portate alla sua attenzione dagli studenti della scuola – ribadisce il legale dello studente, l’avvocato Stefano Cavazzuti – non ha mai diffamato, calunniato, ingiuriato, denigrato la dirigente, la vicepreside o altri membri della scuola, né l’Istituzione scolastica. Dimostrarsi critici nei confronti delle decisioni organizzative assunte dalla scuola non significa denigrare, ledere la dignità altrui, ma semplicemente esercitare diritti e doveri strettamente connessi alla figura di rappresentanza della collettività degli studenti. Viceversa, la risposta dalla dirigente ancora una volta – rimarca il legale – nega il diritto di critica all’interno della scuola e pone una vicenda di contrapposizione di due diverse visioni, quella degli studenti e quella della dirigenza, su un piano personale". L’avvocato ricorda poi come la preside abbia sanzionato Damiano con una nota, dopo che il consiglio di classe aveva appena deciso di non procedere disciplinarmente per un’altra nota apposta dalla vicepreside il 4 dicembre per avere trasmesso ai rappresentanti di classe una mail ricevuta dalla vicepresidenza. "Non soddisfatta della nota disciplinare del 18 gennaio 2024 la dirigente ha convocato il Consiglio di Istituto sullo stesso evento già sanzionato con la nota e ha concorso a decidere 12 giorni di sospensione – sottolinea ancora – La stessa aveva interrogato per ben tre ore Damiano l’11 dicembre senza permettergli di essere affiancato da un altro rappresentante degli studenti, sullo stesso evento, sempre le parole dichiarate alla stampa il 28 novembre. Non vi è chi non veda che il comportamento tenuto dalla Dirigente scolastica nei confronti dell’alunno Damiano è stato assunto, unicamente, per intimidire e sanzionare un alunno che aveva osato criticare anche pubblicamente le sue scelte".