Supercar cinesi, Modena in lizza per un centro direzionale

Ieri la Silk-Faw ha confermato l’insediamento nel reggiano, a Gavassa. Ma il ’cervello’ del colosso potrebbe collocarsi qui

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Gli ingegneri la stanno studiando da settimane al Masa, punto di riferimento per la mobilità elettrica e la guida autonoma con sede a Modena. Gli stilisti la stanno perfezionando nel centro stile e design di Dallara a Parma. La serie ‘S’ di Hongqi, l’auto pensata dall’americana Silk e la cinese Faw, prenderà forma nei nuovi capannoni che saranno realizzati entro il 2024 a Gavassa, alle porte di Reggio Emilia. L’annuncio è arrivato ieri durante una conferenza stampa con il presidente della Regione Bonaccini, l’assessore alle Attività produttive Colla, il sindaco di Reggio Vecchi e, in collegamento a distanza, con il presidente di Silk-Faw, Jonathan Krane.

Modena è ancora dentro la partita: è in corso, infatti, una interlocuzione per avere proprio sotto la Ghirlandina un centro direzionale, il ’cervello’, dove gli ingegneri potranno lavorare a stretto contatto e beneficiare delle strutture e delle migliori esperienze (tra università e rete di imprese) nel settore dell’automotive.

"Qui c’è il cuore della Motor Valley, la testa pensante, e tutt’intorno per 40 chilometri tante imprese che stanno investendo, dalla Ferrari alla Maserati sino alla Pagani. Modena è e rimarrà al centro della strategia, e naturalmente se la decisione della Silk-Faw fosse intenzionata a collocare rappresentanza e quartiere generale a Modena saremmo a disposizione" spiega il sindaco Muzzarelli possibilista sulla concretizzazione di un investimento in città del gruppo cinese. Qui c’è Muner, l’università internazionale dell’automotive – come ricorda Bonaccini – che "ogni anno chiama in Emilia-Romagna centinaia di giovani da tutto il mondo".

L’annuncio di Silk-Faw è quindi una vittoria per tutta la regione: "a dimostrazione della capacità di ripartire che vogliamo mettere in campo al più presto, con l’obiettivo della buona occupazione e dello sviluppo sostenibile". Lo stabilimento sorgerà su un’area di 320 mila metri quadrati, in una posizione strategica "per attirare talenti e risorse altamente specializzati – spiega il presidente Krane –. Siamo felici di poter contribuire alla crescita e all’innovazione della regione attraverso l’espansione dell’infrastruttura e dell’expertise nell’elettrificazione".

p. t.