«Tangenziale, dimenticato il parco anti-inquinamento»

San Cesario, Piccinini attacca: «Tutti esultano per la superstrada, nessuno parla di opere di mitigazione»

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«Tutti contenti per la tangenziale di San Cesario, che consentirà di liberare il centro storico dal traffico. Però nessuno, né il presidente della Provincia Giandomenico Tomei, né tantomeno il sindaco Francesco Zuffi, ha evidenziato l’importanza delle opere di mitigazione ambientale, fondamentali per proteggere i cittadini dall’inquinamento generato da oltre centomila veicoli, per buona parte mezzi pesanti, che ogni giorno transitano sull’autostrada». Così tuona Sabina Piccinini (nella foto), Capogruppo della ‘Lista civica nuovo San Cesario’. «Opere queste – tre terrapieni con parco lungo tutto il centro abitato, a protezione dell’inquinamento generato dall’autostrada – comprese nello stesso finanziamento erogato da Autostrade per l’Italia per la tangenziale, e che dovrebbero essere realizzate contestualmente a quest’ultima. Eppure sembrano dimenticate». Piccinini rincara la dose: «Quando verranno realizzati i terrapieni ed il parco di quasi 12 ettari a fianco dell’autostrada? Saranno anch’essi pronti entro il 2023, oppure la Provincia si concentrerà unicamente sulla realizzazione della tangenziale?». La ‘Lista civica nuovo San Cesario’ presenterà in Consiglio comunale un’interrogazione per cercare di capire i tempi della realizzazione dei terrapieni e del parco. «Il nostro Gruppo – prosegue la consigliera Piccinini – si batte da tempo affinchè Autostrade per l’Italia paghi per l’inquinamento che crea, realizzando opere efficaci per la tutela della salute della comunità. Tutto questo nel rispetto del principio del ‘chi inquina paga’ sancito dall’Unione Europea. Esultino pure il sindaco e il presidente della Provincia per la realizzazione della tangenziale, noi esulteremo per davvero quando vedremo un parco di quasi 12 ettari davanti all’autostrada».

Maria Silvia Cabri