«Telecamere, presto 300 ‘occhi’ sulla città»

«ASPETTIAMO ancora che il Governo mantenga le promesse, nel frattempo stiamo facendo il massimo possibile per rispondere sempre più puntualmente alle richieste di sicurezza della comunità». Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli fa il punto sulle strategie in atto per combattere la criminalità in città e lo fa non disdegnando una bella tirata d’orecchi al ministro dell’Interno, Matteo Salvini (ne parliamo più ampiamente a lato). Il messaggio del primo cittadino è chiaro: come amministrazione arriviamo fino a qui, il resto non dipende da noi. Al fianco di Muzzarelli c’è la comandante della polizia municipale Valeria Meloncelli, accompagnata dagli ispettori Alessia Leo e Franco Busi, referenti di zona del controllo di vicinato. L’aggiornamento del Piano sicurezza in vista del rinnovo del Patto per Modena sicura, mette sul piatto un rafforzamento sia della dotazione organica del Corpo di Modena che della videosorveglianza. Nel dettaglio - come spiegato da Meloncelli - «le unità del comando di via Galilei passeranno da 220 a 226 (quattro agenti e due ispettori, ndr), con l’arrivo anche di un dirigente per potenziare la struttura di coordinamento della municipale». E sempre per incrementare l’organico della polizia locale «a breve – prosegue la comandante – uscirà il bando per arruolare altri 20 agenti giovani con contratto di formazione lavoro, mentre passeranno a tempo indeterminato 12 unità entrate lo scorso anno».

PREVISTO anche un investimento di 22mila euro per dotare il Corpo della municipale di un’unità cinofila. Muzzarelli e Meloncelli mettono poi l’accento sull’incremento robusto delle telecamere attive in città, passate dalle 130 di cinque anni fa alle attuali 249 che diventeranno 300 a fine anno, con un investimento di 130mila euro, comprensivo della sostituzione dei primi 10 di 60 apparecchi ormai obsoleti. E ancora: è già stata avviata la procedura di gara per aggiudicare i lavori di estensione della videosorveglianza nella zona sud di Modena e Sant’Anna grazie a un progetto del Comune (valore 469mila euro) che porterà all’attivazione di ulteriori 30 occhi elettronici. Si amplia la rete di monitoraggio anche nella zona Porta Nord e di via Finzi dove sono già state collocate le prime 17 telecamere delle circa 40 previste nel Piano Periferie. In entrambi i casi - e Muzzarelli lo ha volutamente sottolineato - i finanziamenti di quasi 300mila euro provenienti dallo Stato sono dell’ex governo Gentiloni. La mappa della sicurezza si arricchisce e si arricchirà di altre attivazioni: due occhi elettronici arriveranno in piazza Mazzini, uno verrà acceso all’altezza di vicolo delle Grazie in Vittorio Veneto, due in piazzale Risorgimento, mentre è in corso l’estensione della rete nelle frazioni di Marzaglia e Cognento. E per finire, è ormai prossima l’installazione di altri 20 occhi elettronici di lettura targhe nei 13 varchi di ingresso alla città. Due, invece, le telecamere finanziate dall’attuale esecutivo nell’ambito del progetto ‘Scuole sicure’ (64mila euro le risorse assegnate a Modena). Per quanto riguarda la riqualificazione dei luoghi del degrado, è in programma il secondo stralcio di lavori per il completamento del pacchetto di viale Gramsci e l’accensione di ulteriori tre telecamere.