Traffico Modena, il tassista: "Sempre peggio. Ore e ore fermi in coda"

"Gli orari di punta si sono dilatati a dismisura. E in molti punti della città la carreggiata si è ristretta"

Filippo Messori da sei anni percorre in lungo e in largo la città

Filippo Messori da sei anni percorre in lungo e in largo la città

Modena, 6 dicembre 2019 - Salire in auto senza sapere quando si scenderà. E così tragitti che una volta facevi in nemmeno un quarto d’ora, adesso possono impegnare l’orologio per almeno quaranta minuti. Il traffico sotto la Ghirlandina è aumentato a dismisura negli ultimi anni, costringendo migliaia di modenesi a riorganizzare sia l’orario di partenza al mattino per andare al lavoro o accompagnare i figli a scuola, sia il momento del rientro serale. Anche perché non esistono più soltanto i soliti punti caldi: gli snodi dove regnano file e caos, infatti, sono ormai una lista infinita di strade che, come in un Tetris, obbligano gli automobilisti a incastrare scorciatoie e intuizioni.  

A raccontarci questa odissea quotidiana è Filippo Messori, tassista che da sei anni percorre in lungo e in largo Modena. «Nel tempo la situazione è peggiorata – ammette –, anche perché i famosi orari di punta si sono dilatati a dismisura. Il Comune ha attuato diversi provvedimenti per rallentare il traffico, penso alle nuove ciclabili e all’arredo urbano, e questo ha inevitabilmente creato una maggiore congestione di veicoli. Si tratta di soluzioni che vanno nella direzione di mettere in sicurezza pedoni e ciclisti, ma non fanno i conti con l’aumento delle auto possedute dai cittadini. In molte parti della città – sottolinea Messori – le carreggiate si sono ristrette e la conseguenza sono i mezzi in colonna per lungo tempo».  

I punti più critici? Il tassista mette in cima alla lista l’incrocio tra via Morane, Don Minzoni e via Gobetti: «E’ un tratto che risente del passaggio del Gigetto con un traffico davvero intenso. E’ molto difficile anche la situazione in via Vignolese, in particolare da via Cucchiari fino alla rotonda del grappolo in tangenziale. Non va meglio in via Emilia Est dove l’amministrazione sta concentrando molti investimenti per ciclabili e arredo urbano, riducendo gli spazi a disposizione dei veicoli con inevitabile incolonnamento».

Stesso copione in via Emilia Ovest: «Dal cavalcavia della Madonnina fino alla Fiera c’è una congestione enorme di mezzi, soprattutto per la presenza di attività commerciali e megastore. Tempo fa – sottolinea Messori – ho calcolato che il sabato per andare dall’autostazione al GrandEmilia ci vogliono circa 45 minuti. E’ parecchio problematica anche la zona Musicisti. Qui la viabilità è davvero difficile, ci sono troppi parcheggi selvaggi, con gravi rischi per pedoni e ciclisti». Per il tassista «manca una visione d’insieme per risolvere le attuali criticità e anche il trasporto pubblico andrebbe rivisto e rammodernato, dotando gli autobus di più corsie preferenziali».