REDAZIONE MODENA

Trecento chilometri su una slitta L’impresa di Luca diventa docufilm

Frassinoro: il musher 38enne, che alleva Siberian Husky, racconta il suo viaggio in Svezia durante il lockdown

Piastrellista di giorno, musher per passione nel tempo libero. È la storia poco convenzionale di Luca Fontana. A febbraio, insieme a due compagni di avventura, il bellunese Anselmo Cagnati e la videomaker milanese Elena Bocchetti, ha lavorato al progetto Tjikko, un docufilm sullo sleddog che sarà proiettato pubblicamente allo Sport Movies & Tv - Ficts Festival di Milano, tra il 9 e il 14 novembre.

A 38 anni Luca abita con la moglie Elena a Casa Mancino, un gruppo di case sopra la strada provinciale 486 delle Radici, vicino a Piandelagotti. Insieme hanno una bimba, Lia, e un allevamento di Siberian Husky che da sette anni è una favola del nostro appennino. "Il primo Husky è arrivato grazie a Elena, da quando era piccola aveva sempre desiderato possederne uno. Di mio ho aggiunto l’amore viscerale per tutto ciò che è sport, natura, escursioni".

Un cucciolo e poi due, cinque, fino ai 15 cani adulti di oggi che non vedono l’ora di essere impegnati in un trail sulla lunga distanza. "Lo sleddog è uno sport praticato con slitte trainate da cani e guidate da un conduttore (in inglese musher). Qui a Piandelagotti ci si allena su neve, quando c’è, e sullo sterrato".

Nel 2014 il colpo di fulmine. "Mi capitò di assistere alla partenza della traversata appenninica Balla coi lupi a Febbio. Nel 2015 ai nastri di partenza c’ero anche io. Le parole non proprio generose di un musher mi diedero la scossa: al massimo, disse, potrai fare un paio di tappe, hai pochi cani e nessuna esperienza. Quella frase risuonò dentro di me come una sfida".

Dal 2014 a oggi Luca Fontana può vantare un elenco prestigioso di partecipazioni a gare internazionali sulla media e lunga distanza tra cui Femundlopet 200 nel 2020. Senza contare diverse sortite into the wild sulle Alpi, sugli Appennini e, come detto all’inizio, il progetto Tjikko.

Tjikko è il racconto dei 300 km percorsi in quattro giorni, fra il 17 e il 21 febbraio 2021, da Luca e Anselmo Cagnati (musher con alle spalle 25 anni di alpinismo). "Il secondo inverno di Covid ha comportato la cancellazione delle competizioni. A quel punto ci siamo potuti immergere nel nostro progetto documentaristico. Abbiamo attraversato le foreste, i laghi ghiacciati e i vasti altopiani del Dalarna, in Svezia. Un’esperienza fantastica che contiamo di portare in giro per l’Italia nei circuiti dei festival". Quanto alle gare competitive, anche l’inverno 2021-22 sembra promettere bene nonostante l’incognita Covid. "A malincuore, abbiamo deciso che non andremo in Norvegia. Rimarremoin Svezia". E per il 2023 in cantiere un nuovo progetto.

Generoso Verrusio