Turismo nell’Appennino modenese sotto la lente dell’Ufficio Studi di Lapam che ha compiuto un’interessante indagine su un campione di 361 intervistati composto da 94 turisti, 71 imprese e 196 residenti, in 17 comuni montani. I residenti e le imprese ritengono il proprio territorio vocato in prevalenza all’escursionismo (41,6%), per il 24,5% è attrattivo per gli amanti dello sport, si considera di nicchia il turismo enogastronomico (14%) e culturale (12,1%), mentre il cicloturismo raccoglie il 7,8% delle preferenze. Dalle dichiarazioni dei turisti, che provengono per il 78,7% dalla provincia di Modena e dintorni, emerge che i comuni più visitati sono Sestola (73,4%), Pievepelago (71,3%), Pavullo (70,2%), Fanano (69,1%), Fiumalbo (63,8%), Lama Mocogno (63,8%), Serramazzoni (61,7%) e tra i luoghi di interesse turistico maggiormente gettonati figurano le attrazioni naturalistiche e storico-culturali fra le quali le cascate del Bucamante, il Lago Santo, la Rocca di Montefiorino, il Castello di Montecuccolo e la Pieve di Rubbiano. Prevale una frequentazione dell’Appennino ‘mordi e fuggi’ di una giornata per il 44,9%, mentre il 40,4% si ferma tre o più notti e il 14,6% una o due notti. Per organizzare la vacanza o gita la maggior parte si basa sulla conoscenza diretta del territorio (57%) o quella di amici e parenti (44,1%). Per il resto si ricorre a siti internet (26,9%), alla carta stampata (14%) e ai social network (11,8%). Durante il soggiorno, il 76,6% dei turisti si è dedicato ad attività escursionistica e a gite a cavallo, ha molto apprezzato la gastronomia (44,7%) e il 22,3% predilige il turismo sportivo a tutto tondo, dagli impianti da sci, alle ciaspole, alla mountain bike.
Secondo i turisti sarebbe fondamentale puntare sull’informazione e la comunicazione. Il 28,6% richiede miglioramenti delle strutture ricettive e della viabilità (entrambe al 18,2%) e degli eventi (16,9%), la cura dei sentieri (in particolare la segnaletica) e la presenza di negozi e locali (9,1%). É particolarmente sentita la necessità di implementare l’offerta di strutture ricettive, di strutture e attività sportive (in particolare piscine, 17,1%). Gli eventi, così come i principali elementi di attrazione turistica, sono considerati comunicati in maniera non adeguata dal 69,9% degli intervistati. Altra criticità segnalata è la qualità della connessione Internet, ritenuta insufficiente dal 21,7% del campione intervistato, e problematica dal 41,9%. Delle 71 imprese coinvolte, 54 (76,1%) hanno turisti tra i propri clienti e il 64,8% è attivo nella ristorazione, alloggio e commercio. Oltre tre su quattro beneficiano dell’arrivo dei turisti in estate e i servizi offerti più di frequente sono prodotti a chilometro zero (33,3%), servizi legati al benessere e visite guidate.
Walter Bellisi