Tutti a lezione dal maestro Velasco

Migration

UN ORATORE d’eccezione, una platea ricca di nomi illustri, a livello istituzionale e ovviamente sportivo. ‘Mi diverto seriamente – Un pomeriggio con Julio Velasco’, evento di formazione organizzato da Fipav Modena al PalaPanini, ha raccolto circa 2000 adesioni, tra allenatori di volley seduti per formarsi col tecnico argentino, studenti del liceo sportivo e appassionati che hanno voluto assistere alla lezione. «Quando in maggio Eugenio Gollini ha presentato il libro sui primi 11 scudetti modenesi – ha raccontato nella sua introduzione Velasco – e quindi ha detto che il comitato provinciale modenese accoglieva a braccia aperte tutti i contributi utili a far sviluppare ancora il volley in città, mi sono chiesto cosa potevo offrire io a Modena, alla comunità che mi ha adottato regalandomi anche la cittadinanza italiana col sindaco Alfonsina Rinaldi. E così ho proposto a Gollini questo corso gratis». Un aneddoto sul suo approdo alla Panini nel 1985 («Neanche io mi sarei preso, ero una scommessa. Ma mi chiamarono e per me fu un problema pensare a quanto chiedere a Pietro Peia di stipendio») e poi via a spiegare il motto della giornata, quel «mi diverto seriamente» spiegato inizialmente attraverso l’emblematica figura del gioco dei bambini. Come detto, un parterre de roi ad ascoltarlo in platea, mentre sul palco prima del corso è stato premiato Tommaso Rinaldi, giovane di Modena Volley fresco mvp dei Mondiali Under 19. Dai migliori allenatori d’Italia, Davide Mazzanti ct della Nazionale femminile per arrivare ad Angelo Lorenzetti, che nell’atrio del PalaPanini ha voluto dedicare un pensiero a quello che considera un maestro: «A Velasco devo molto della mia carriera e da lui si impara in ogni occasione». Istituzioni del volley, come l’ad della Lega Pallavolo Massimo Righi, il direttore generale di Modena Volley Andrea Sartoretti e il presidente regionale della Fipav Silvano Brusori hanno condiviso gli scranni delle autorità con Grazia Baracchi, assessore allo sport, col sindaco Gian Carlo Muzzarelli e col presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: «In tanti, e anche io nella mia formazione professionale, dobbiamo qualcosa a Julio Velasco – ha raccontato Bonaccini nell’introduzione del pomeriggio di formazione –. Un maestro. Che lo sport in Emilia-Romagna sia un’eccellenza lo dimostrano i numeri dell’impiantistica sportiva e dei praticanti. Per questo, assieme alla Toscana, coltiviamo il sogno delle Olimpiadi nel 2032. Un sogno difficilissimo da realizzare, ma persone come Velasco ci hanno insegnato che nulla è impossibile».

Alessandro Trebbi