VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Tutti in piazza per Anna: "Applausi e fischietti, dobbiamo fare rumore"

Manifestazione ieri sera per dire no alla violenza contro le donne "Non ti aspetti mai che possa accadere a qualcuno che ti è vicino. E poi..."

Tutti in piazza per Anna: "Applausi e fischietti, dobbiamo fare rumore"

Modena, 18 giugno 2024 – Un lungo applauso e fischietti, tanti, per fare rumore. Per far capire che non è più accettabile assistere alla mattanza di donne e, soprattutto, che non ci si deve abituare a quella mattanza perché non è normale.

Perché il destino di una donna non è quello di morire per mano di un uomo. Erano in centinaia, ieri pomeriggio, in piazza Grande per Anna Sviridenko, la mamma di 40 anni ammazzata esattamente una settimana fa dal marito Andrea Paltrinieri che, dopo aver soffocato l’ex moglie con un sacchetto di plastica stretto al collo con una cintura, ha portato il cadavere in caserma, dai carabinieri, dove si è costituito. Ad organizzare ieri la manifestazione sono state le Associazioni della Casa delle donne ma tantissime altre hanno aderito.

Era presente il sindaco Mezzetti, erano presenti le colleghe di Anna, era presente Giovanna Ferrari, mamma di Giulia Galiotto, barbaramente uccisa dal marito a colpi di pietra ma erano presenti anche il fratello e la mamma di Alice Neri, uccisa a Concordia due anni fa a coltellate. "Io ho avuto modo di conoscerla nell’ultimo anno, era collega di specializzazione e molto amica della mia compagna – afferma Valerio Grasso.

Sapevamo di questa situazione, di questa separazione difficile che comunque Anna cercava di vivere nel migliore dei modi, in primis per i suoi figli. Andrea era una persona aggressiva verbalmente, l’aveva aggredita in passato a Innsbruck ma aveva ritirato la denuncia; la situazione non era molto chiara. Più di una volta ha detto in modo specifico che la voleva morta – ce lo aveva confidato Anna. Sono cose che comunque si vedono lontane: sai che c’è violenza verbale, fisica ma non ti aspetti che possa sfociare in un omicidio".

Ad aprire il dibattito Serena Ballista, della Casa delle donne: "Siamo felici di questa rivolta di piazza, ci occupiamo da sempre a 360 gradi di prevenzione e contrasto a tutte le forme di violenza e con dolore e profonda rabbia abbiamo appreso del suo femminicidio. Siamo davanti ad un uomo che ha deciso scientemente di rendere orfani due bambini di tre e cinque anni; non parliamo di amore per i figli, accidenti.

A prendere la parola anche Giulio Calanca, amico di Anna che con il fratello Davide aveva trovato casa alla vittima, a San Felice. "Quel giorno, quando ho letto della notizia sui giornali; speravo non fosse lei – ha detto. Ho impiegato più di un’ora per chiamarla, ma dopo il suo telefono non era raggiungibile; allora ho capito. Era instancabile, premurosa, unica". Matteo Marzoli, fratello di Alice Neri ha sottolineato che: "Qua è presente anche mia madre, con un passato con un uomo violento. Ho passato la mia gioventù ad assistere a questi scempi: ringrazio il signore che vi sia stata la voglia di reagire ma questo non deve essere tollerato". In lacrime le colleghe di radiologia della dottoressa.